Continua inevitabilmente a far rumore il rinvio del DDL Zan a dopo le elezioni amministrative di ottobre deciso ieri dalla Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama. Monica Cirinnà, senatrice Pd, ha definito “saggia” la decisione presa, via Adnkronos.
“Penso che sia una decisione saggia ma non legata al merito della questione dei contenuti del ddl. Ed è una scelta saggia per due ragioni“, ha sottolineato la madre delle unioni civili all’italiana. “La prima è che il Senato in questo momento è ingolfato. Io sono in commissione Giustizia e siamo al lavoro sulle due riforme della giustizia legate ai fondi del Pnrr che vanno inseriti nella legge di bilancio e la sessione di bilancio inizia al Senato il 15 ottobre quindi dobbiamo chiudere rapidamente le due riforme. Questo è un governo di emergenza, sostenuto da motivi economici e sanitari, quindi credo che sia un atto di responsabilità di tutti lavorare per ottenere i fondi del Pnrr. Credo sia giusto in questo caso fare un passo di lato anche da parte di senatori, come me, che sono impegnati a tempo pieno sullo Zan“.
Parole che da destra rimbalzano, provando a raccontare un’altra verità, segnata dalle fake news, con un Pd in fuga dal DDL Zan. “Sanno che è una norma impopolare, perché altrimenti non l’avrebbero accantonata“, ha delirato ad AdnKronos il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, mentendo sapendo di mentire.”Avevano detto che era urgente urgentissimo, ora hanno capito che è un argomento, per come è posto il testo, controproducente anche per i suoi armigeri e sostenitori“.
Peccato che ad oggi, dopo 18 mesi di dibattito, non esista un solo sondaggio nazionale che veda il DDL Zan ‘impopolare’. Anzi. Tutti i sondaggi fino ad oggi realizzati sottolineano come la maggioranza degli italiani sia favorevole alla legge contro l’omotransfobia, compresi il partito gli elettori del partito in cui milita Gasparri.
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