Pochi giorni fa era in piazza Vidoni a Roma tra Alessandro Zan e Monica Cirinnà, per i diritti ed il rispetto, per chiedere la rapida approvazione del DDL Zan, per spronare il Governo e il premier Mario Draghi a metterci la faccia. Elio Vito non è un parlamentare di SeL o del Pd, ma uno storico volto di Forza Italia, Ministro per i rapporti con il Parlamento dal 2008 al 2011 nel quarto governo Berlusconi e oggi deputato della Repubblica che alla Camera ha già votato a favore della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo.
Da allora, e sono purtroppo passati 7 mesi, Vito non perde occasione per smentire le fake news diffuse dal ‘suo’ centrodestra nei confronti del DDL Zan, chiedendo quotidianamente l’approvazione della legge. Dopo la presa di posizione odierna di Ursula von der Leyen, che si è detta “preoccupata per la legge ungherese, credo in un’Europa che abbracci la diversità, non che la nasconda ai nostri figli“, Vito ha così esultato sui social.
L’Europa che ci piace, dei diritti e contro le discriminazioni. Ripeto la domanda, la destra italiana, di Berlusconi, Salvini, Meloni, con chi sta? Con l’Europa o con l’Ungheria? Ed è una domanda che va rivolta non solo ai leader del centrodestra, che devono sciogliere ogni ambiguità, ma anche allo stesso governo Draghi, che non può più esimersi dall’assumere una posizione coerente con la sua postura europea anche su questi temi.
Parole nette, che vedono Vito sempre più “mosca bianca” all’interno di un partito dove ‘il capo’ ha più volte definito “inutile e liberticida” il DDL Zan attualmente fermo al Senato. A meno che Forza Italia non decida improvvisamente di smarcarsi dai sovranisti Meloni e Salvini, dicendo finalmente sì ad una legge di pura civiltà che in Francia, solo per fare un esempio, venne approvata proprio dal centrodestra. D’altronde persino i sondaggi parlano chiaro: la maggioranza degli elettori di Forza Italia sono a favore del DDL Zan.
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