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DDL Zan, Ostellari taglia le audizioni: “Da 170 a 70 e in aula entro fine luglio”. Cirinnà tuona: “È un ricatto!”

“Ostellari ci ha chiesto di modificare il DDL Zan”, ha ribadito Mirabelli del Pd. E lo scontro continua.

DDL Zan, Ostellari taglia le audizioni: "Da 170 a 70 e in aula entro fine luglio". Cirinnà tuona: "È un ricatto!" - Ostellari Cirinna cover - Gay.it
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Pochi giorni fa aveva avallato 170 audizioni, la stragrande maggioranza delle quali inaccettabili per nomi e probabili contenuti. Oggi, dopo la lettera inviata ieri da Pd, 5 Stelle, LeU e Autonomie alla presidente del Senato Casellati, il leghista Ostellari ha convocato una commissione giustizia d’urgenza per fare un passo indietro. Le 170 audizioni di 48 ore fa sono ora diventate 70. Magicamente. Solo ieri il senatore riteneva impensabile fare ulteriori tagli.

Ho proposto di ridurre le audizioni a circa 70, si tratta di audizioni in presenza, le altre 70 saranno frutto di invio di relazioni, e parallelamente si dovrebbe fare un tavolo di confronto politico con i capigruppo dei partiti e di commissione, per un arrivare a un testo condiviso. Serve un tavolo dove ci siano tutti, poi 70 audizioni le finiamo entro luglio, se c’è l’accordo eviti tanti emendamenti, quindi potremmo andare in Aula entro metà luglio. Molti gruppi hanno dato apertura a questa mia proposta . Spero che la politica trovi una soluzione

Ma da parte di Pd e 5 Stelle non ci si fida della Lega, giustamente. “Noi da sei mesi subiamo sul ddl Zan l’ostruzionismo del presidente Ostellari, questo cambio di impostazione del centrodestra ci mette ora nelle condizioni di fare verifiche, siamo disposti a sederci a un tavolo, ma prima vogliamo garanzie sui tempi. Ci ha chiesto la disponibilità a cambiare il ddl Zan, noi pensiamo sia difficile trovare sintesi, ci sediamo al tavolo, ma prima abbiamo garanzie sui tempi. Il tavolo non ci sarà fino a quando non ci saranno tempi chiari“, ha precisato il senatore Franco Mirabelli, del Partito Democratico, all’agenzia AdnKronos. E su questo non si tratta. Il DDL Zan già approvato alla Camera è immodificabile, perché cambiarlo significherebbe ripartire con l’iter da zero, tornando alla Camera. E non c’è il tempo materiale per farlo. “Serve calendarizzare la presentazione degli emendamenti il 29 giugno, quindi chiudere le audizioni e la discussione generale il 29 giugno, ma Ostellari non ci ha assicurato questo, se pensa di tagliare i tempi solo se si stravolge il ddl Zan non ci stiamo“, ha concluso Mirabelli.

Ostellari ci ha messo di fronte a un ricatto“, ha tuonato Monica Cirinnà. “Il calendario della commissione deve essere chiaro, perché vogliamo avere la possibilità di andare in aula entro luglio, nel caso in cui non ci sia alcun accordo. Nessun ricatto dal presidente Ostellari, perché sappiamo già che un accordo politico con la destra non è possibile, perché loro non vogliono il DDL Zan. La Commissione deve fare il suo lavoro, avere tempi certi e chiari”.

Dura anche Alessandra Maiorino, del Movimento 5 Stelle, che punta ad uno sbarco immediato del DDL in Senato, senza relatore. “La raccolta delle firme e la lettera alla presidente Casellati ha messo il presidente Ostellari nelle condizioni di aprire un dialogo, ma le posizioni avanzate sono francamente irricevibili“.

“Da 170 siamo passati a 70 audizioni come avevamo richiesto noi di Italia Viva : una vittoria della linea di mediazione importante che pone le basi per un iter rapido della legge. Di una legge contro le discriminazioni omotransfobiche abbiamo bisogno. Il presidente Ostellari ha accettato la nostra proposta e ha significativamente ridotto le audizioni. Puntiamo ad arrivare in aula in tempi rapidi”, ha dichiarato il senatore di Italia Viva Giuseppe Luigi Cucca, dimenticandosi per strada un piccolo particolare. L’opzione ‘modifiche’ al DDL sostenuta dal suo partito, che cozza completamente con quel “tempi rapidi” utilizzato. Arcigay ha questa mattina incontrato una delegazione di senatori renziani, esprimendo allarme per l’apertura alle destra da parte di IV.

La partita a scacchi rimane quindi ancora attiva. Da una parte le destre e Italia Viva, che chiedono di sedersi al tavolo e rimettere mano al DDL. Dall’altra Pd, 5 Stelle, LeU e autonomie, che vogliono blindare il testo e avere la certezza di arrivare a palazzo madama entro agosto. Nel mezzo noi tutti, in attesa di una legge di pura civiltà da quasi 30 anni.

Fonte: AdnKronos

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One thought on “DDL Zan, Ostellari taglia le audizioni: “Da 170 a 70 e in aula entro fine luglio”. Cirinnà tuona: “È un ricatto!”

  1. Nell’assoluto , pilatesco silenzio del banchiere Draghi che ha paura gli si rompa il giocattolo affidatogli dai suoi colleghi banchieri europei , tramite il nostro Presidente Mattarella.

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