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DDL Zan, il PD insiste: “Garantiamo i diritti con i fatti, approvarlo così com’è anche al Senato”

Enrico Letta, segretario, ha precisato: “La determinazione mia e del PD non fletta ma si rafforza”. Monica Cirinnà confermata Responsabile Diritti del partito.

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Nel giorno del Pride Month il Partito Democratico ha ribadito l’urgenza della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, approvata alla Camera e in attesa di bis al Senato.

A chi ci chiede perché proprio ora il Partito Democratico sia impegnato in prima linea per approvare il DDL ZAN, rispondiamo che diritti sociali e civili devono viaggiare insieme“, si legge sull’account social ufficiale del Pd. Di fronte agli episodi di violenza fisica e verbale di Roma, Caivano o Milano, la solidarietà non basta più. “Da parte nostra nessun passo indietro: il DDL Zan deve essere approvato anche al Senato. Non vogliamo essere il partito che esalta i diritti, ma il Paese che li garantisce con i fatti“.

Anche Enrico Letta, via Radio Immagina, ha ieri confermato la linea del partito: “Tranquillizzo tutti. La determinazione mia e del PD non fletta ma si rafforza alla luce di quanto successo negli ultimi giorni coi casi di omotransfobia e incitamento all’odio“. Chiaro il riferimento a quanto accaduto nel weekend, tra Roma e Palermo. I ‘dubbiosi’ Andrea Marcucci, Valeria Fedeli, Stefano Collina, Mino Taricco e Valeria Valente, senatori Pd che hanno aperto all’eventualità “modifiche al DDL“, sono in chiara e aperta minoranza, ma è evidente che dinanzi a numeri tanto esigui qualsiasi voto possa risultare decisivo, una volta arrivati in aula.

Nel frattempo Monica Cirinnà è stata confermata Responsabile Diritti del Partito democratico. “Ne sono onorata e felice“, ha sottolineato la senatrice. “Continuerò il mio lavoro per rendere sempre più solida la posizione del Pd sui diritti, tutti, in linea con la chiara posizione del Segretario. In collaborazione con Anna Rossomando per la Segreteria nazionale, intendo proseguire nell’esercizio plurale e condiviso di questa delega assieme a Laura Boldrini, Alessandro Zan e Sergio Lo Giudice, nel dialogo e nel confronto costante all’interno del Partito e al suo esterno. La prima sfida è davanti ai nostri occhi: approvare il ddl Zan, così com’è, superando lo stallo in Senato. È fondamentale dare al più presto al paese una legge di civiltà. Per questo, assieme al suo Coordinatore Angelo Schillaci, convocherò già nelle prossime ore il tavolo di confronto permanente con le associazioni LGBT+, per riprendere il lavoro avviato e proseguire insieme verso questo risultato. Al lavoro e alla lotta“.

Giovedì inizieranno in Commissione Giustizia al Senato le prime audizioni sul DDL Zan approvate dal senatore leghista Andrea Ostellari, auto-proclamatosi relatore del testo.

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