Oggi è il giorno del DDL Zan e della possibile attesa calendarizzazione in Commissione Giustizia al Senato, a meno che Andrea Ostellari, senatore leghista nonché Presidente della Commissione Giustizia, cancelli ancora una volta la seduta, come accaduto la scorsa settimana. Un eventuale bis sarebbe una vera e propria ‘forzatura democratica’, come denunciato da Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge, ma Simone Pillon, via Pro Vita e Famiglia, ha ancora una volta annunciato battaglia.
Un’intervista ai limiti del surreale quella portata avanti da Pro Vita, con Pillon che ha precisato come la Lega non starebbe facendo “alcun ostruzionismo. Semplicemente ci stiamo opponendo all’incardinamento alla Commissione Giustizia del Senato. L’incardinamento può avvenire soltanto con il consenso della maggioranza. Poiché, però, adesso è forza di maggioranza, la Lega sta negando questo consenso“. Peccato che un presidente di commissione non possa evitare di riunire la commissione perché personalmente contrario ad un particolare DDL, quando ci sono forze politiche come Pd, 5 Stelle, LEU e Italia Viva che chiedono a gran voce la sua calendarizzazione. Sarà poi il Parlamento, com’è giusto che sia, a votare il provvedimento, qui ostaggio di un presidente leghista.
Ma Pillon va oltre, tanto da cavalcare l’aggressione omofoba di Valle Aurelia della scorsa settimana per sottolineare l’inutilità della legge Zan.
L’autore di quell’aggressione rischia 15 anni di reclusione già con la legislazione vigente. Da parte nostra, condanniamo fermamente l’accaduto. La legge già punisce in modo severo condotte di tal fatta, com’è giusto che sia. Non serve una nuova legge che, di fatto, si andrebbe a trasformare in un bavaglio o in una norma liberticida che impedirebbe il confronto politico. Chi malmena o aggredisce una persona dev’essere punito ma io voglio rimanere libero di dire che i bambini nascono da una mamma e da un papà e non dall’utero in affitto.
Puntuale come l’ora legale, il cattoestremista che non sa opporsi in alcun modo sensato al DDL Zan fa riemergere lo spauracchio della gestazione per altri, già vietata in Italia e neanche lontanamente contemplata dalla legge. Pillon lo sa, la Lega lo sa, Pro Vita lo sa, la Meloni lo sa, ma continuano orgogliosamente con la loro costante disinformazione: “Noi vogliamo essere liberi di batterci contro l’utero in affitto, che è una pratica disumana. Con la legge Zan sarebbe impossibile farlo, perché, avere figli attraverso questa pratica diventerebbe un diritto inalienabile delle coppie gay”.
Una follia che non ha senso nè modo di esistere, neanche lontanamente immaginabile da qualsivoglia paragrafo del DDL, vergognosamente concessa, ancora una volta, da un senatore della Repubblica.
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Una vera battaglia dovrebbe essere leale. Un portavoce come Pillon che afferma di essere difensore della donna,che non servono leggi perche’ esistono gia’,forse si dimentica quanto tempo la politica ha necessitato per approvare un legge contro la violenza sulle donne, che ora ha finalmente una voce. Le donne sarebbero state protette anche con le leggi gia’ esistenti?NO. Ci si taccia di essere anormali ma,secondo lui,le persone LGBT sarebbero gia protette gia’ dalla costituzione… un altro NO. Che battaglia leale e’ se il portavoce della fazione opposta ha come unico scopo la paura di perdere il SUO di potere. Se vuoi fare una battaglia approva il DDL poi, ti difendi, senza essere nel lato protezionista del “comune”. Facile quando pensi di essere nel giusto e sei gia’ protetto da ciò che le leggi e le menti pensano sia giusto.
Detto per inciso, siamo bloccati legislativamente da persone che trasformano il termine LGBT trasmutandolo in termini come stregoneria, pedofilia, Uso illecito delle nascite, stupro,che un FROCIO possa passare come se fosse una battuta da bar sport, che le persone possano essere picchiate,sia che dimostrino di essere LGBT sia che non lo siano ma che facciano qualcosa che gli somigli… Rispetto enorme al tuo lavoro pro crescita demografica. Rispetta il nostro ad essere PERSONE,RICONOSCIUTE non pericolose per la societa’ come ci definite.