Ancora pochi giorni per presentare le liste a sostegno dei candidati sindaci nelle grandi città. Occhi puntati su Roma, dove la sindaca uscente Virginia Raggi ha deciso di ricandidarsi con il Movimento 5 Stelle, spaccando il centrosinistra in tre parti. Da una parte Carlo Calenda, ex Pd, e dall’altra Roberto Gualtieri, Pd. A trarne giovamento il centrodestra unito, che si è affidato allo sconosciuto tribuno del popolo Enrico Michetti, avvocato che negli ultimi giorni ha abbracciato alcuni contestati candidati al consiglio comunale.
Su tutti Francesco Cuomo, come riportato da LaRepubblica ultras della Lazio vicino alla destra più nera, tatuatore che sull’avambraccio destro ha tatuato la scritta Werwolf, licantropo in tedesco nonché nome dell’operazione nazista che il comandante delle SS Heinrich Himmler lanciò per contrastare l’avanzata degli Alleati. Era il 1944. Werwolf è anche il nome che Adolf Hitler scelse per il quartier generale dell’Oberkommando in Ucraina. Fu proprio Cuomo a tatuare la schiena di Paolo Di Canio, con l’aquila romana e il viso di Benito Mussolini. Arrestato nel 2003 insieme ad altri 12 ultras biancocelesti per l’aggressione ad agenti e funzionari della Polfer, Cuomo ha ora la fedina penale pulita, come assicurano da Fratelli d’Italia, che punta a riconquistare il Campidoglio dopo la scalata choc di Gianni Alemanno, sindaco di Roma da maggio 2008 al giugno 2013. Il lento declino della Capitale ebbe inizio proprio con l’arrivo dell’ex ministro delle politiche agricole e forestali per i Governi Berlusconi II e III, con le braccia tese all’ombra di Marc’Aurelio immagine indimenticabile di quel rumoroso trionfo.
Al fianco di Michetti si presenta anche Pippo Franco, che da anni prova la strada della politica (ci provò anche nel 2006 e 2013), senza riuscire a cavarne un ragno dal buco. L’ex volto del Bagaglino si è addirittura proposto come possibile assessore alla cultura del futuro sindaco. Nel 2011 Franco definì l’omosessualità “un tema scabroso. Sono circondato da gay“, disse il comico. “Il mio migliore amico Leo Gullotta ha fatto coraggiosamente coming out e lo ammiro. Credo però che con questa tendenza si nasca, e per ogni cristiano è doveroso pregare per la conversione e la guarigione dell’omosessuale”. Nel 2019, via video dichiarazione su Facebook, Franco ha negato di aver mai detto tutto ciò, parlando di ‘manipolazione’ da parte del giornalista. “Sono un artista libero, che rispetta tutte le espressioni umane e non intende essere strumentalizzato e usato da nessuno“.
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