Nova TV, Bulgarian National Television, Bloomberg e Bulgaria On Air sono state tutte hackerate, con un fantastico meme che ritraeva il presidente russo Vladimir Putin truccato e con una bandiera arcobaleno sullo sfondo apparso in diretta televisiva. “Fate l’amore“, recitava il meme. “Non la guerra“, in riferimento all’invasione russa dell’Ucraina.
Nova BG si è scusata per l’hackeraggio, sottolineando come il problema sia stato identificato e risolto in poco meno di 20 minuti. Ma non tutte le altre reti interessate sono state altrettanto rapide. Nova TV e BNT hanno dovuto interrompere del tutto la messa in onda, rimanendo off line fino a lunedì mattina, mentre Bloomberg e BGonA hanno continuato a trasmettere l’immagine per ore e ore. Anche i programmi della Radio nazionale bulgara sono stati compromessi, domenica notte.
Gli hacker sono riusciti ad attaccare la sicurezza del provider Evolink sfruttando una lacuna nel sistema dei nomi di dominio del server, reindirizzando il live streaming di ogni canale televisivo al meme parodia di Putin.
Il professore associato Georgi Lozanov ha affermato che l’hackeraggio dimostrerebbe comi giornalisti bulgari stiano fornendo una copertura onesta delle azioni militari russe in Ucraina. “I media bulgari hanno sostenuto le vittime e l’aggressore ha reagito”, ha riassunto Lozanov in un’intervista alla Radio nazionale bulgara. Lettura curiosa, perché non si capisce per quale motivo gli hacker russi avrebbero dovuto reagire inondando la tv bulgara di meme putiniani queer contro la guerra voluta proprio dal presidente russo.
Nei giorni scorsi misteriosi hacker hanno mandato in onda messaggi contro la guerra sulle homepage dei principali media russi, violato la TV di stato russa per trasmettere filmati di guerra dall’Ucraina e fatto trapelare file rubati dalle agenzie governative russe. Anche per questo motivo il governo vorrebbe mettere off-line l’intero Paese, staccando Internet.
Secondo Amnesty International e Know Your Meme, l’ormai celebre meme “Gay Clown Putin” è apparso per la prima volta sui social nel 2013, come risposta alla legge russa contro la “propaganda dell’omosessualità tra i minori” voluta proprio dal presidente. Il ministero della Giustizia aggiunse quel meme alla lista di materiali estremisti vietati, perché suggeriva un “orientamento sessuale non standard” per Putin. Ma da allora i meme si sono moltiplicati, mentre la Russia è diventata sempre più ostile nei confronti della comunità LGBTQ+.
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