Dopo Giorgia Meloni, che aveva proposto qualcosa di simile pochi mesi or sono, anche Matteo Salvini è tornato all’attacco della gestazione per altri, ad oggi già vietata in Italia. Il leader della Lega ha infatti annunciato che presenterà una mozione per vietare la “maternità surrogata” anche all’estero, se portata avanti da cittadini italiani che vivono in Italia.
“La maternità surrogata è una violenza a danno di donne e bambini: come promesso, è pronta una mozione della Lega per chiedere al governo di impegnarsi per contrastare questa pratica, considerandola un vero e proprio reato da perseguire anche se commesso all’estero da cittadini italiani”. Parole subito rilanciate da Simona Baldassarre, eurodeputata e responsabile del Dipartimento Famiglia della Lega.
“Non c’è modo migliore di iniziare l’anno nuovo se non con un ulteriore passo in avanti nel contrastare la pratica aberrante dell’utero in affitto. Grazie a Matteo Salvini, con una mozione la Lega impegna il Governo a valutare l’opportunità di assumere ogni iniziativa utile volta ad applicare le previsioni dell’articolo 9, comma 2, del codice penale, al fine di dissuadere, contrastare e perseguire il reato di maternità surrogata anche se commesso all’estero da cittadini italiani’”.
Baldassarre ha successivamente dichiarato guerra alle famiglie arcobaleno e a tutti quei bimbi già nati, che hanno due papà o due mamme. “Con questa mozione vogliamo mettere un argine, specie dopo la sentenza delle Sezioni Unite Civili della Cassazione n. 9006/2021, depositata il 31 marzo 2021 che, seppur come effetto non voluto e confermando la illiceità penale dell’utero in affitto e della sua relativa compravendita, permette la trascrizione all’anagrafe di un bambino nato da maternità surrogata riconosciuta in un altro stato. Questo il grimaldello utilizzato da chi commette, impunito, il reato all’estero”. “Accogliendo l’appello della società civile che più volte ha chiesto al Parlamento di intervenire per fermare questo ignobile mercato di esseri umani, oggi la Lega indica la via per intervenire immediatamente per circoscrivere questo gravissimo reato. Agire tempestivamente è di fondamentale importanza per le tante donne che, come madri surrogate, sono vittime di sfruttamento e per quei bambini oggetto di un mercato senza scrupoli”.
Peccato che la GPA sia ampiamente regolamentata, libera da qualsivoglia tipo di ‘sfruttamento’ e legata a ferree disposizioni in Paesi come Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Grecia, Israele, Regno Unito, Paesi Bassi e diversi Stati USA.
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