Continua l’inchiesta del Corriere della Sera sulla parrocchia di Santa Teresa d’Avila, dove i carmelitani scalzi hanno la propria sede romana. Dopo le puntate precedenti, emerge oggi una intervista a Sergio, il secondo escort coinvolto nell’inchiesta che avrebbe offerto la propria testimonianza, con tanto di carta d’identità, nel voluminoso e segretissimo dossier che sarebbe al vaglio di Papa Francesco e che avrebbe indotto quest’ultimo a chiedere “perdono” nei giorni scorsi. A quelle del Papa sono subito dopo seguite quelle di padre Agustì Borrell, vicario dei Carmelitani, che ai microfoni di Tv2000, la televisione del Vaticano ha dichiarato: “Ci sono dei sospetti e delle accuse pubbliche, noi non sappiamo e possiamo dire cosa c’è di vero in tutto questo. Si deve cercare con sincerità non lo scandalo ma la verità». Ed ha aggiunto: “Siamo in sintonia con il Papa nel chiedere perdono. Il Pontefice ha fatto un appello in cui ha chiesto perdono a nome di tutti, non ha parlato di casi concreti, non sappiamo esattamente a chi si riferiva ma certo da parte nostra siamo sempre pronti, come cristiani, a chiedere perdono per tutti gli sbagli, le debolezze, i peccati nella nostra vita come avviene nella vita di tutti”.
GLI ARTICOLI DELL’INCHIESTA:
– Giro di escort gay nella Chiesa romana: parla uno dei gigolò
– Scandalo prostituzione gay a Roma: rimossi diversi prelati
– Scandalo escort nella chiesa romana: si allarga l’inchiesta
– I carmelitani scalzi? Mi davano 100 euro e si facevano frustare
– l’intervista all’ex compagno del superiore: la relazione era durata un anno
– Parla l’escort: il monsignore, il prete, due frati. Ecco i miei amanti
Ma veniamo all’intervista all’escort, dalla quale emergono dettagli non ancora conosciuti sui “giri” della parrocchia romana, nel cuore del Pincio, vicino a Villa Borghese ed alla mitica via Veneto. Sebastiano F. è un escort cinquantacinquenne, siciliano, clochard, che il Corriere già intervistò domenica scorsa, al termine della messa nella basilica, quando ci fu pure un alterco tra i fedeli, divisi tra coloro che volevano verità al punto di scrivere a Papa Francesco e tra coloro che negavano il tutto e, forse, avrebbero preferito insabbiare per non creare scandalo.
L’altro escort che il Corriere intervista oggi si chiama Sergio ed è invece romano. Anche lui è avanti con l’età, ha infatti 54 anni, ed anche lui non se la passa molto bene: la sua residenza ufficiale è infatti in via Dandolo, a Trastevere, presso la mensa della comunità di Sant’Egidio. Racconta di aver fatto più volte sesso – almeno due, forse tre – con l’alto prelato dell’ordine dei Carmelitani Scalzi a Villa Borghese, “al galoppatoio, tra le fratte. Lui tutte le sere tra le nove e le nove e mezza stava là”. All’intervistatore che gli chiede se il suo ‘cliente’ fosse vestito da prete, precisa che “no, aveva solo la cravattella, e se l’è tolta. Avevamo appena finito. Io ho detto: ah, complimenti, sei pure sacerdote”. E il sacerdote cosa fece? “Non ha detto niente. Ha preso ed è scappato, s’è messo a correre verso via Veneto”. Prendeva droghe? “Lui sì, prendeva il popper davanti a me, una fialetta che respiri e ti ecciti”, spiega. Prestazioni particolari? “Ah, me ne ha combinate… Voleva essere picchiato con la cinta, si eccitava così”. L’alto prelato, continua poi Sergio, andava alla sauna gay di Quarto Miglio, la Terme di Roma Internazionale. Erano coinvolti altri carmelitani, insiste l’intervistatore? “Nel nostro ambiente si racconta di uno con un ruolo anche lui importante, che andava nei cinema. Ora li hanno chiusi quasi tutti, ne è rimasto soltanto uno, in zona Termini”. Ed ancora: “Eh, ne ho visti una marea… Ne conosco bene uno che sta a Santa Maria Maggiore, un monsignore polacco. Andava anche a Capocotta, alla spiaggia dei nudisti. Ora è anziano, avrà 65-70 anni, e ha smesso”.
Sergio, ripetiamo, non se la passa bene. Soffre di una forma di schizofrenia, senza gocce non dorme. Costano 9 euro al giorno, la mutua non gliele passa. Vive in una roulotte sfasciata al Divino Amore e passa tutto il giorno in giro, a piedi. Mangia dove capita, nelle varie mense dei poveri o bussando a qualche convento. “Adesso che non lavoro più e la salute peggiora, però, come tirerò avanti?”, si chiede sconsolato.
GLI ARTICOLI DELL’INCHIESTA:
– Giro di escort gay nella Chiesa romana: parla uno dei gigolò
– Scandalo prostituzione gay a Roma: rimossi diversi prelati
– Scandalo escort nella chiesa romana: si allarga l’inchiesta
– I carmelitani scalzi? Mi davano 100 euro e si facevano frustare
– l’intervista all’ex compagno del superiore: la relazione era durata un anno
– Parla l’escort: il monsignore, il prete, due frati. Ecco i miei amanti
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.