Ultima settimana di luglio e nuovo palinsesto LGBTQIA+ firmato Gay.it in arrivo. Come ogni lunedì è tempo di cinematografia queer da consigliare, spaziando tra tv generalista e piattaforme streaming.
Un calendario ad hoc, giorno per giorno, con un film da recuperare, riscoprire, rivedere, tra scult assoluti, titoli premiati e doc, abbracciando i generi più disparati con l’intenzione di provare ad accontentare tuttə. Voi che dite, ci siamo riusciti anche questa settimana?
Lunedì 24 luglio, Velvet Goldmine – PRIME VIDEO
Cult assoluto di Todd Haynes velatamente ispirato alla vita di David Bowie, Velvet Goldmine ruota attorno a Brian Slade, esponente di punta del Glam Rock che prende d’assalto la Gran Bretagna. Ma prigioniero del suo stesso personaggio, Slade, seguendo un impulso autodistruttivo, mette in scena il proprio assassinio. 1984: Arthur, un giornalista inglese che lavora in America per un quotidiano di New York, riceve l’incarico di scrivere un articolo sulla vicenda di Brian Slade di cui Arthur era stato da ragazzo molto più che un semplice fan…
Stupefacenti performance degli attori Jonathan Rhys Meyers, Ewan McGregor, Christian Bale e Toni Collette, con trionfante colonna sonora firmata Brian Eno, Slade, T-Rex, Lou Reed, Placebo. Presentato a Cannes, vinse il premio per il miglior contributo artistico.
Martedì 25 luglio, Io sono Sofia – PRIME VIDEO
Premiato nel 2019 come Miglior Documentario Lungometraggio all’International LGBTQ Film Festival Omovies di Napoli, il film mostra la storia di Sofia, giovane donna transessuale che, dopo aver nascosto il suo corpo e la sua natura per molti anni, decide di rendere pubblico il proprio percorso di transizione e di condividere interrogativi e timori con le persone a lei più vicine.
Mercoledì 26 luglio, Bellifreschi, ore 20:55 – CANALE34
Classico anni ’80 di Enrico Oldoini con due strepitosi Lino Banfi e Christian De Sica nei duplici abiti di Tommaso “Tom” Barletta/Mario “Jerry” Marcelli e Dolores/Barbara, Bellifreschi è una commedia en-travesti chiaramente ispirata a A qualcuno piace caldo.
Due attori sprovveduti, giunti in America per lavorare con Sylvester Stallone, rimangono coinvolti in una sparatoria, in cui la star viene colpita: creduti colpevoli, devono travestirsi da donna e fuggire per tutto il paese.
Giovedì 27 luglio, Non sono una Signora, ore 21:15 – RAI2
Finalissima per questa prima (e ultima?) stagione del drag show condotto da Alba Parietti, con 5 concorrenti ancora in gara e da svelare. Ovvero She Funk, The Nancies, Ayumi Flambé, Meusa Du Champ e Energy Crisis. Chi vincerà tra le 5 e chi si celerà sotto trucco e parrucco? A lungo osteggiato dal governo Meloni, Non sono una Signora si è dimostrato un ottimo prodotto, con buonissimi ascolti e critiche, tanto da meritarsi un rinnovo. Ma arriverà?
Venerdì 28 luglio, Perfetti Sconosciuti – NETFLIX
Nel corso di una cena, che riunisce un gruppo di amici, la padrona di casa Eva, ad un certo punto, si dice convinta che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo controllasse il contenuto del cellulare dell’altro. Parte così una sorta di gioco per cui tutti dovranno mettere il proprio telefono sul tavolo e accettare di leggere sms/chat o ascoltare telefonate pubblicamente. Quello che all’inizio sembra un passatempo innocente diventerà man mano un gioco al massacro e si scoprirà che non sempre conosciamo le persone così bene come pensiamo. Col procedere della serata, in maniera progressiva, verranno svelati i lati segreti di ognuno, sino ad arrivare a un finale inaspettato.
Diretto da Paolo Genovese, Perfetti Sconosciuti è entrato nel guiness dei record come film con più remake nella storia del Cinema. Vinse due David di Donatello, compreso quello come miglior film dell’anno, e 3 Nastri.
Sabato 29 luglio, Sebastiane – MUBI
Classico indiscusso di Derek Jarman, interamente recitato in latino, Sebastiane è da quasi 50 anni cult gay.
Nel 300 D. C., alla corte di Diocleziano, il soldato romano Sebastiano da Norbona viene accusato di simpatia verso i cristiani e per questo mandato in esilio in un’isola popolata da soli uomini. Questi, per poter appagare le proprie voglie, si dedicano ad attivita sessuali. Sebastiano diventa l’oggetto del desiderio del comandante Severo e malgrado provi un’attrazione fisica nei suoi confronti, resiste alle attenzioni dell’uomo subendo con piacere masochistico le torture a cui viene sottoposto.
Domenica 30 luglio, Quando eravano nell’Ombra – RAIPLAY
A cinquant’anni dal primo Pride, La Grande Storia ha ospitato il racconto dei “Moti di Stonewall”, la notte in cui, a New York, nacque il movimento di liberazione omosessuale che dall’America si diffuse in tutto l’Occidente. E ricordato le tappe che hanno segnato il cammino della “questione omosessuale” in Italia. Con le testimonianze di Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, e di Angelo Pezzana, degli attori Leo Gullotta e Carlo Gabardini e di Liana Borghi, Francesca Vecchioni, Gabriele Piazzoni e Fabrizio Marrazzo.
Era la notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 quando la polizia di New York irruppe allo Stonewall Inn, uno dei punti di riferimento della comunità omosessuale della Grande Mela. Era un piccolo locale di Cristopher Street, nel cuore del Greenwich Village, frequentato soprattutto da giovani gay, lesbiche e travestiti, tartassato periodicamente dalle forze dell’ordine. In quegli anni non c’era nessun movimento gay in America, solo qualche piccola associazione che non osava turbare la sensibilità dominante. Il “Manuale diagnostico e statistico” dell’Associazione americana di psichiatria definiva l’omosessualità come una malattia mentale. La sera del 27 giugno allo Stonewall era in corso una festa e il locale era particolarmente affollato. Verso mezzanotte arrivò la polizia, manganelli in mano, con il pretesto di verificare la licenza di vendita degli alcolici. I clienti vennero fatti uscire uno a uno, i travestiti fermati. Ma quella notte, per la prima volta, qualcuno reagì. E in pochi minuti una folla di centinaia di persone, non solo clienti dello Stonewall, ma anche giovani accorsi dai dintorni, bloccò i poliziotti all’interno del locale e fronteggiò l’arrivo dei rinforzi. Quella notte nacque il movimento di liberazione gay che si diffonderà in tutto l’Occidente.
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