Parole d’odio omobilesbotransfobiche, scritte su foglio o un cartellone, sono state strappate e gettate ieri 5 giugno in piazza Verdi a Palermo. Tra le persone che hanno partecipato a questo gesto collettivo sulle note di “I will survive di Gloria Gaynor” anche il sindaco Leoluca Orlando.
Un gesto che rientra nel flashmob organizzato dalle associazioni della città per rispondere con rabbia agli ultimi di episodi di violenza contro le persone LGBTQ+, tra cui quella ai danni di una coppia gay di Torino in vacanza nel capoluogo siciliano.
“L’aggressione è un’offesa al cammino di una città che vuole affermare i diritti. Mandiamo un messaggio di normalità che si fonda sul diritto alla libertà. Il primo atto di libertà è l’affermazione della propria identità, ecco perché siamo in piazza, per chiedere inoltre l’approvazione del ddl Zan. Che anzi è il minimo sindacale. È necessario fare di più. Noi sindaci faremo di tutto per riconoscere la genitorialità delle coppie omosessuali. Bisogna colmare questo vuoto legislativo“.
Con queste frasi Il sindaco Leoluca Orlando ha voluto esprimere piena solidarietà e vicinanza alla coppia gay aggredita in via Maqueda. Un discorso molto forte e sentito davanti ad una piazza gremita di persone e partecipe.
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