Joe e Jill Biden hanno voluto celebrare il Pride Month con un video realizzato alla Casa Bianca, onorando “il coraggio e l’amore LGBT+”.
“Ciao a tutti, vogliamo augurarvi un felice mese del Pride e farvi sapere quanto siamo orgogliosi di stare con voi questo mese e ogni altro mese“, ha esordito l’attuale presidente democratico. “Per la comunità LGBTQ, per la nazione e per il mondo, il mese del Pride rappresenta molto”.
Jill ha aggiunto: “È sinonimo di sfida, di fronte all’ingiustizia, all’eredità di Stonewall e alla lotta per garantire che tutte le persone siano trattate con dignità e rispetto. È una lotta che risuona quest’anno nel 40esimo anniversario della crisi dell’HIV/AIDS e nel quinto anniversario dell’attacco mortale al nightclub Pulse di Orlando“.
Biden ha poi continuato: “Il Pride rappresenta il coraggio, il coraggio di tutti coloro che nelle generazioni passate e ancora oggi vivono con orgoglio la loro verità. Si distingue per la giustizia, poiché giugno segna l’anniversario della decisione della Corte suprema che garantisce l’uguaglianza del matrimonio e protegge i dipendenti LGBTQ dalla discriminazione. E soprattutto, il mese dell’orgoglio è sinonimo di amore“.
Jill ha sottolineato come ci sia ancora “molto lavoro da fare, per garantire che tutti godano della piena promessa di equità, dignità e protezione… specialmente per le persone trans e per le persone LGBTQ di colore“.
“Stiamo facendo progressi“, ha proseuguito Joe. “Negli ordini esecutivi e nelle leggi federali, nella rappresentanza, nei cuori e nelle menti. Questa amministrazione, la nostra amministrazione, vi coprirà sempre le spalle“. Biden ha poi nuovamente promesso di essere pronto a battagliare “per far passare l’Equality Act“, che modificherebbe il Civil Rights Act del 1964 per vietare la discriminazione basata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere in molte aree della vita pubblica, e per costruire una “vita migliore” per i giovani queer, mentre Jill ha augurato a tutti un “brillante e gioioso Pride”.
Questo video arriva dopo un’amministrazione, quella firmata Donald Trump, che aveva semplicemente cancellato il Pride Month, negando alle ambasciate statunitensi persino il diritto di issare bandiere arcobaleno in onore, a meno che non fosse stato concesso loro il permesso dal Dipartimento di Stato. A marzo, Biden era già diventato il primo presidente in carica a celebrare la Giornata internazionale della visibilità trans, chiedendo a tutti gli americani di “unirsi alla lotta per tutte le persone transgender“.
Anche Kamala Harris, prima storica vicepresidente USA in carica a partecipare ad un Pride, lo scorso weekend Washington DC insieme al marito Doug Emhoff, è tornata a ribadire l’urgenza di diritti e reale uguaglianza. “C’è molto altro da fare. Celebriamo tutti i successi: finalmente il matrimonio egualitario è legge. Ora dobbiamo approvare l’Equality Act, dobbiamo assicurarci che la nostra comunità transgender e i nostri giovani siano tutti protetti. Abbiamo ancora bisogno di protezioni in materia di occupazione e alloggio: c’è molto più lavoro da fare e so che siamo impegnati e comprendiamo l’importanza di questo movimento e i nostri ruoli di leadership. Cinque anni fa, 49 persone LGBTQ+ si stavano godendo una serata al nightclub Pulse. E poi, in un istante, se ne sono andate. Ricordiamo coloro che sono morti e i loro cari e impegniamoci nuovamente a costruire un mondo libero dalla violenza armata“.
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