L’arte è spesso espressione politica. Un linguaggio universale capace di esprimere una presa di posizione netta senza l’utilizzo di parole né sermoni, sfruttando la semplice e disarmante arma dell’emozione e della componente visuale.
In questo caso, parliamo dell’Amsterdam Rainbow Dress, un’opera d’arte stilistica creata nel 2016 composta dalle 71 bandiere dei paesi dove far parte della comunità LGBTQIA+ è punibile dalla legge.
L’opera si trova in questo momento a Sidney, per poi fare tappa in altri paesi, e servirà a sensibilizzare le persone sulla questione dei diritti umani per la comunità LGBTQIA+.
Creato nei Paesi Bassi da Mattijs Van Bergen, Arnout Van Krimpen, Jochem Kaan e Jochem Kaan e Oeri Van Woezik, ha fatto tappa a Sidney proprio mentre la città australiana si prepara ad accogliere 1.500 attivisti, politici, leader ed esperti da tutto il mondo in occasione della Sydney WorldPride Human Rights Conference, che si terrà dall’1 al 3 Marzo 2023.
L’Amsterdam Rainbow Dress è imponente, proprio come il messaggio che vuole trasmettere: con i suoi 16 metri di lunghezza, si tratta di un’opera d’arte in continuo sviluppo. Ogni volta che un paese aggiornerà la propria legge, la sua bandiera sul vestito verrà sostituita con una arcobaleno.
Il vestito ha già compiuto diverse tappe del suo tour mondiale, arrivando in Canada, Mozambico, Argentina, Svezia e Polonia, arrivando in fine in Australia, città con background estremamente diversi in materia di diritti per la comunità LGBTQIA+.
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L’Amsterdam Rainbow Dress è stato quest’anno riadattato misura per una modella australiana transgender, Suzy Wrong, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulle discriminazioni affrontate dalla comunità LGBTQIA+ in tutto il mondo.
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“È un privilegio per me aver potuto presentare il Rainbow Dress in giro per il mondo e poi in Australia in occasione del Sydney World Pride” ha dichiarato Arnout Van Krimpen, presidente della Amsterdam Rainbow Dress Foundation e designer dell’opera d’arte. “Si tratta di un simbolo di libertà, la cosa più preziosa che abbiamo. La scelta di alcuni paesi di escludere alcuni dalla protezione legale non mette in pericolo solo la comunità LGBTQIA+, ma tutti quanti”.
La conferenza anticipata dall’Amsterdam Rainbow Dress tratterà la questione LGBTQIA+, e in particolare le violazioni dei diritti umani in questo senso ancora in atto in diversi paesi del mondo, dove l’omosessualità è ancora punibile con l’incarcerazione, la tortura e la morte. Si tratta di uno degli eventi più importanti dell’anno.
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Si parlerà infatti di tutela verso i rifugiati LGBTQIA+ – specialmente alla luce dei recenti eventi causati dal conflitto Russo-Ucraino –, il futuro dello sport in relazione all’inclusione e l’integrazione, e diversi altri argomenti particolarmente delicati e pregnanti.
“Il Rainbow Dress simboleggia le minacce e i soprusi subiti dalle minoranze sessuali in quei paesi in cui non esistono ancora politiche a tutela della comunità LGBTQIA+” ha dichiarato Kate Wickett, presidentessa del comitato organizzatore del Sydney WorldPride 2023. “La Sydney WorldPride 2023 è un’opportunità per leader e attivisti di incontrarsi e pensare a soluzioni insieme”.
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