Continua a far rumore il gran premio di Ungheria andato in scena domenica scorsa, con Esteban Ocon in trionfo davanti a Sebastian Vettel, poi squalificato causa poca benzina nel serbatoio, e Lewis Hamilton. Prima del via il campione tedesco ha indossato una t-shirt e una mascherina rainbow, per sostenere la comunità LGBT ungherese sott’attacco governativo a causa dell’ormai celebre legge omotransfobica voluta da Victor Orban. Messo sotto investigazione per non aver rispettato le procedure pre-gara, Vettel è stato effettivamente squalificato, una volta arrivato 2° al traguardo, ma ufficialmente per altri motivi.
Campione del mondo in carica, Hamilton, via Instagram, ha etichettato come una ‘stronz*ta’ la decisione dei massimi organi della Formula Uno di aprire un’indagine per quella maglietta, su cui c’era scritto “Same Love“.
“Super orgoglioso di questo ragazzo”, ha scritto Lewis in una storia Instagram poi scomparsa. “Non esiste una regola che imponga il colore della maglietta da indossare, sostenere la comunità LGBTQ+ non è da biasimare. Questa è una stron*ata. Ben fatto, Seb. La prossima volta mi unirò a te indossando la stessa maglia”.
Hamilton ha successivamente aggiornato il suo post, aggiungendo: “Mi piace vedere questo Seb che supporta la comunità LGBTQ+. L’amore vince sempre”.
Anche Lewis, alla vigilia del Gran Premio, aveva duramente criticato la legge omotransfobica ungherese, attaccando a testa bassa il governo Orban: “È inaccettabile, vigliacco e fuorviante per chi è al potere suggerire una legge del genere. Tutti meritano di avere la libertà di essere se stessi, non importa chi amano o come si identificano“.
“Sono felice se mi squalificano”, aveva risposto Vettel dinanzi all’eventuale sanzione per una semplice maglietta. “Possono farmi quello che vogliono, non mi interessa. Lo rifarei”. Poche ore dopo Vettel è stato squalificato perché per i giudici di gara non sarebbe stato possibile prelevare un campione di carburante sufficiente dalla sua auto. Troppa poca benzina nel serbatoio. Aston Martin ha già annunciato ricorso.
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