Le relazioni omosessuali sono illegali nelle Maldive sotto la legge della Sharia, con condanne che vanno dalle frustate agli arresti domiciliari, dalla deportazione a sei anni di carcere fino alla pena di morte. Ebbene nell’ultima settimana la polizia ha arrestato quattro uomini gay e ne sta prendendo di mira altri 34 dopo che una serie di video di sesso gay sono finiti online. Il commissario di polizia Mohamed Hameed ha affermato che 38 uomini sono stati identificati dai nastri, con 4 di questi già fermati. Gli altri arresti saranno eseguiti a breve.
Tra loro c’era un agente di polizia e il fratello dell’ex presidente delle Maldive, e attuale presidente della Camera, Mohammed Nasheed. Hameed, commissario di polizia, ha promesso che perseguiterà tutti e 38 gli uomini. Ad oggi la polizia ha sequestrato 18 passaporti e informato i loro datori di lavoro.
Human Rights Watch ha definito gli arresti “politicamente motivati“, poiché il governo delle Maldive sta affrontando intense critiche da parte di “gruppi islamici estremisti“. Il governo in carica ha subito pressioni da parte dei gruppi islamisti per aver arrestato 20 persone coinvolte in una violenta rivolta anti-yoga il 21 giugno scorso, tra cui due leader religiosi e un ex membro del parlamento, senza aver intrapreso alcuna azione contro gli uomini protagonisti dei video porno.
Graeme Reid, direttore del programma per i diritti LGBT di Human Rights Watch, ha dichiarato: “Le autorità delle Maldive dovrebbero ritirare immediatamente le ingiuste e apparentemente motivate politicamente indagini, attenendosi agli standard internazionali sulla protezione dei diritti. Il governo dovrebbe abrogare le leggi che criminalizzano le relazioni omosessuali consensuali, che discriminano cittadini lesbiche, gay, bisessuali e transgender, migranti e turisti“.
Le Maldive hanno adottato un nuovo codice penale nel 2014, che ha incredibilmente dato ulteriore forza all’omotransfobia. Secondo Human Dignity Trust, ad oggi “non è chiaro quante persone siano state perseguite”. QUI tutti gli altri Paesi dove la pena di morte per gli omosessuali è ancora attiva.
I video porno gay delle Maldive sarebbero stati girati da un uomo del Bangladesh, arrestato il 12 luglio, che ha poi ricattato le persone a loro insaputa riprese durante l’atto sessuale. Se condannati, gli uomini rischiano fino a otto anni di prigione e 100 frustate.
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