Nisha Rao è diventata la prima avvocatessa transgender del Pakistan. 28 anni, Nisha è cresciuta in povertà. Per anni ha chiesto l’elemosina in strada. Dopo aver risparmiato instancabilmente ciò che poteva, è riuscita a conseguire una laurea in legge, una licenza e ad iscriversi all’Ordine degli avvocati di Karachi. Non era mai successo prima, per una donna trans.
I diritti LGBTQ nella Repubblica islamica del Pakistan sono costantemente messi in discussione, per quanto alcuni progressi fossero stati raggiunti nel 2009, quando la Corte Suprema si pronunciò in favore delle persone transgender, finalmente autorizzate a dichiarare la loro identità di genere sulla carta d’identità. Il parlamento pakistano ha poi approvato nel 2018 una legge che riconosce le persone transgender come cittadini uguali a tutti gli altri, proteggendole dalla discriminazione e dalla violenza: il Transgender Person (Protections of Rights) Act, che garantisce il riconoscimento dell’identità di genere delle persone transgender su tutti i documenti ufficiali del governo, compresi passaporti e patenti di guida, proibendo la discriminazione contro le persone transgender sul luogo di lavoro, nella sanità, nelle scuole, nelle università e sui trasporti pubblici.
Si stima che in Pakistan ci siano 10.418 persone transgender su 207 milioni di abitanti, secondo un censimento del 2017, ma Charity Trans Action Pakistan, gruppo di attivisti per i diritti trans, stima che ce ne siano almeno 500.000.
Nisha Rao, che sta lavorando per i diritti delle persone trans con un’organizzazione non governativa, ha celebrato dalle pagine di Reuters questa storica prima conquista. Guardando però oltre. “Sono orgogliosa di essere diventata il primo avvocato transgender del Pakistan, ora il mio obiettivo è diventare il primo giudice transgender del Pakistan“. Nei mesi scorsi avevamo riportato anche le storie della prima conduttrice trans del Pakistan e della prima storica poliziotta.
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Viva Nisha Rao e buon lavoro.