Domenica 26 Giugno, presso il Microsoft Theatre di Los Angeles, si sono tenuti i BET Awards – evento istituto dal Black Entertainent Television per premiare tutte le persone BPOC nel mondo dello spettacolo – ma Lil Nas X, come previsto, era tra i grandi assenti. Dopo aver boicottato l’evento in seguito alle mancate nomination, poche ore prima dell’evento la popstar ha dichiarato a Rolling Stone che i dissapori erano già iniziati tempo fa, riportando alla rivista retroscena tutt’altro che piacevoli.
“Il mio rapporto con i BET è stato doloroso e complicato da un bel po’, e non è cominciato con le nomination di quest’anno come molti potrebbero pensare” ha detto Nas X alla rivista, riportando che la sua performance di MONTERO (Call Me By Your Name) del 2021 ha previsto clausole e richieste di ogni tipo: “Mi avrebbero fatto esibire solo dopo aver garantito che non fossi un satanista o un adoratore del diavolo, e che la mia performance sarebbe stata appropriata per il pubblico“. Il team di Nas conferma che le domande hanno lasciato chiunque sbigottito: “Ci ha colpiti alla sprovvista. Naturalmente abbiamo risposto di no e ci hanno dato il permesso. Ma ci ha comunque sconvolto“. Dopo l’esibizione – dove Lil Nas X ha baciato uno dei suoi ballerini – molti produttori si sono dichiarati tutt’altro che contenti del gesto: “Quando Nas è uscito dal palco, uno dei produttori si è avvicinato a me e prima che potessi aprire bocca, mi ha detto: È stato un disastro!” racconta un altro membro anonimo del team.
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Nel suo ultimo singolo Late To Da Party, Nas canta ripetutamente “F*ck BET!” mentre la copertina raffigura un BET Award lanciato in un water, coperto di pipì. Aveva dichiarato lo scorso 8 Giugno che anche la comunità nera soffre di una forte omofobia interiorizzata: “I gay neri devono combattere per essere visti in questo mondo”. “Anche quando arriviamo in cima, cercano di fingere che tu sia invisibile. Come posso essere riconosciuto dallo spettacolo musicale più acclamato al mondo per poi non ottenere neanche 1 nomination dalla mia stessa gente? Non è da pazzi? Si tratta del problema più grande dell’omofobia nella comunità nera”.
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