Il 10 settembre del 1992 i Nirvana tennero un concerto a Portland Meadows nello stato di Oregon, fu una delle occasioni in cui una delle band più note della storia della musica divenne nostra alleata nella lotta per i diritti LGBTQIA+ e si schierò contro il noto perbenismo americano.
Proprio nel 1992 lo stato di Oregon votò il noto emendamento Measure 9 con l’intenzione di vietare “l’incoraggiamento o l’agevolazione di omosessualità, pedofilia, sadismo o masochismo” con un’attenzione particolare all’educazione dei bambini, così da insegnare loro che “questi comportamenti sono anormali, sbagliati, innaturali e perversi e devono essere scoraggiati ed evitati“.
La storia si ripete. Quando si vuole controllare una società, e il comportamento dei suoi componenti, si fa leva sulla presunta corruzione dell’educazione delle future generazioni, con tutto il carico emotivo che trascina l’argomento. Poveri cuori di mamma e papà, attaccati dalle cattive maniere gender (per citare un argomento a caso).
Tornando al 1992: la legge guadagnò un’ampia attenzione nazionale e alla fine perse col 56,4% dei voti a sfavore, contro un 43,5% a favore.
Il concerto dei Nirvana del 1992 fu un concerto di beneficenza chiamato “NO ON 9” – suonati insieme alla band metal Helmet e alla band punk tutta al femminile Calamity Jane – per opporsi alla legge omofoba e kink-shaming – cioè punitiva verso qualsiasi atteggiamento (soprattutto sessuale) non conforme alla puritana morale americana.
Questo mini-festival “per i diritti dei gay” tenuto dai Nirvana è godibile dopo 30 anni nel documentario chiamato No on Measure 9. Di cui, il video sopracitato è uno degli estratti.
Il gruppo conservatore – l’Oregon Citizens Alliance – che tentò di far passare la legge omofoba fallì. Lo stesso avvenne con leggi simili introdotte negli anni successivi. Questa alleanza anti-gay fece approvare misure simili sulle schede locali nelle aree dello stato che hanno sostenuto la Measure 9; ma anche in quel caso il governo statale annullò le misure.
Gli attivisti che lottarono per sconfiggere la Misura 9 nel 1992 hanno formato negli anni un nucleo attivo che ha dato il via al movimento per i diritti LGBTQ+ dell’Oregon.
Il concerto per i diritti queer dei Nirvana si può dire sia stata la miccia che ha permesso alle lotte di accendersi.
In quest’altro filmato, tratto dal documentario sul concerto, Cobain e il bassista dei Nirvana, Krist Novoselic, discutono su quale cambiamento vorrebbero vedere nell’industria musicale e sulle politiche di MTV. Nella stessa clip si vede Kurt Cobain iniziare il concerto con un discorso pieno di rabbia e provocazione verso le etichette e la società soffocante:
“Quindi ho visto questa foto al telegiornale circa tre settimane fa. Era una sede del Partito Repubblicano a Pasadena. E c’era una bomba incendiaria, ed era un bellissimo quadro. Era una foto del quartier generale del Partito Repubblicano a Pasadena, e c’era una finestra. E c’era fumo e fuoco che ne uscivano. Era davvero carino. Dovrebbe essere su una cartolina di Natale”.
“Lo sapevi che sono gay? Poi mi sono sposato con un ermafrodita, ma stanno cercando di togliermi i miei diritti gay. Mi sarei molto arrabbiato, perché mi piace molto inculare! È divertente. Si sta bene”.
Più tardi sul set, secondo quanto riferito, Cobain e Novoselic si baciarono sul palco dopo aver litigato con un fan