Il 4 dicembre scorso la Giunta Capitolina guidata da Roberto Gualtieri ha approvato il nuovo assetto della Macrostruttura di Roma Capitale e il Regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. In tal senso, come annunciato in campagna elettorale il neo sindaco ha istituito un Ufficio dedicato ai diritti LGBT+ ed uno alle politiche sul contrasto ai mutamenti climatici. Alla guida dell’Ufficio per i diritti delle persone Lgbtqi+ dovrebbe esserci Marilena Grassadonia, ex presidente delle Famiglie Arcobaleno nonché candidata alle ultime amministrative nella lista Sinistra Civica Ecologista.
Un “ufficio di scopo”, quello pronto a nascere, direttamente collegato al sindaco, che ha già annunciato l’intenzione di candidare Roma per il World Pride del 2027. Tanto è bastato per scatenare Pro Vita e Famiglia, che ha lanciato una raccolta firme per dire “No all’ufficio per gli Lgbt al Comune di Roma”. 10.000 le firme richieste, 1.055 quelle fino ad oggi raggiunte.
“Sappiamo che il vero scopo di questo ufficio sarà quello di foraggiare associazioni Lgbt, aumentare la propaganda nell’amministrazione e nelle strutture scolastiche“, tuonano da Pro Vita e Famiglia, che accusa Gualtieri di ‘discriminazione’. Perché “creare una carica in difesa di una sola categoria suona (paradossalmente) come discriminatorio nei confronti di tutte le altre“. Non contenti, dall’associazione che “promuove la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna” sono tornati a sgonfiare l’allarme omotransfobico nazionale, sottolineando come “l’iniziativa viene presentata come rimedio a un’emergenza, che però è del tutto inesistente: sia perché le tutele esistono già (nel Codice Penale), sia perché l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori del Viminale (OSCAD) ha registrato, in 8 anni, solo una ventina di casi l’anno legati a orientamento sessuale e identità di genere – su base nazionale“.
Numeri e falsità ampiamente e più volte smentite, con lo stesso OSCAD a favore di una legge contro l’omotransfobia (“Permetterebbe di raccogliere dati statistici che oggi NON abbiamo“). Immancabile il finale benaltrista, perché dinanzi ad una Capitale “tormentata da emergenze autentiche quali le buche nelle strade, l’immondizia che straborda dai cassonetti o l’inadeguata manutenzione dei tombini che è causa di allagamenti pressoché a ogni temporale“, il sindaco Gualtieri cosa fa? Istituisce un ufficio per i diritti delle persone Lgbtqi+. Finalmente, ci viene da aggiungere.
Ma quanto rompono i coglioni sti pro vita e famiglia....li scrivo in minuscolo perchè sono proprio piccolini! Ma pensare ad altro no? O vi sentite così attaccati perchè.... ehhhhh.....ma che daveroooo?! Pure voi eh?