5 anni dopo aver strappato un contratto monster da 300 milioni di dollari con Netflix, Ryan Murphy saluta la piattaforma streaming per accasarsi alla Disney, ricongiungendosi con Dana Walden, oggi co-presidente di Disney Entertainment e un tempo CEO di Fox Television Group. A darne notizia Variety.
Si può dire che in realtà Murphy e Walden non abbiano mai smesso di lavorare insieme, perché Ryan ha continuato negli anni a produrre spettacoli per 20th Television, ovvero la Fox di un tempo poi comprata dalla Disney, vedi “American Horror Story”, “American Crime Story” e “9-1-1”.
Da mesi si parla di questo cambio di casacca, ora diventato realtà nel pieno dello sciopero degli sceneggiatori che sta paralizzando Hollywood. Non è chiaro quando prenderà vita questo nuovo accordo. Il contratto di Murphy con Netflix scadrà a fine giugno. In 5 anni Ryan ha prodotto e realizzato diversi progetti per la piattaforma streaming, oscillando tra progetti riusciti ed altri poco incisivi.
Il deludente The Politician, andato avanti per due stagioni e candidato a 8 premi Emmy; Hollywood, vincitore di due Emmy; Ratched, candidato a 4 Emmy; Halston, vincitore di un Emmy; i film The Boys in the Band e The Prom, da lui anche diretto; la bellissima docuserie The Andy Warhol Diaries; i docufilm Circus of Books, Pray Away e Un Amore Segreto; The Watcher, rinnovato per una 2a stagione; e soprattutto Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, diventato serie antologica e campione d’ascolti.
Nel frattempo, Murphy ha portato avanti i suoi vecchi progetti Fox, adesso finiti sotto l’ombrello Disney, ovvero “9-1-1” e lo spin-off “9-1-1: Lone Star”, “American Horror Story” e lo spin-off “American Horror Stories”, “American Crime Story” e gli imminenti “American Love Story” e “American Sports Story”. Il creatore di Glee, esploso con Nip/Tuck negli anni ’90, è attualmente al lavoro su ben 8 progetti, compresi una nuova stagione di Feud dedicata alle “donne” di Truman Capote, e ad un nuovo adattamento di A Chorus Line.
L’imminente ritorno di Murphy alla Disney arriva in un momento di tagli sostanziali per la Mouse House: a febbraio il CEO Bob Iger ha annunciato 7.000 licenziamenti in tutta l’azienda. L’obiettivo dello studio è quello di risparmiare $ 5,5 miliardi sui costi. Non è chiaro a quanto ammonti il contratto firmato da Murphy, ma il produttore più potente di Hollywood difficilmente avrà accettato cifre al ribasso rispetto al precedente accordo con Netflix.
Ryan, che ha cambiato Hollywood imponendo una maggiore rappresentazione e inclusione LGBTQIA+ dopo anni di voluta censura, è felicmente sposato con David Miller, fotografo. I due sono genitori di Logan Phineas (2012) e Ford (2014), entrambi venuti al mondo grazie alla gestazione per altri.
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