Si è tenuto a Londra, presso il Royal Vauxhall Tavern, il Vagina Festival: frutto della mente della scrittrice e attivista Ellamae Fullalove, affiancata dalla poetessa Emelie Epperlein, l’evento è una celebrazione della vagina oltre ogni restrizione, censura, o mero cliché. Un festival che ha accolto più di 450 persone, rivelandosi un successo che le due non si sarebbero mai aspettate: “È stato un momento d’incontro” dice Epperlein a Pink News “Le persone hanno condiviso le loro storie senza filtri, dalle operazioni chirurgiche al primo orgasmo. Storie così intime e oneste, che abbiamo avuto l’onore di ascoltare”.
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Quando Epperlein era adolescente, cresciuta in una famiglia bigotta e strettamente religiosa, non era abituata a parlare liberamente del suo corpo. Solo all’Università – attraverso i suoi studi in Psicologia – è scattato in lei il desiderio di un progetto che abbattesse ogni barriera comunicativa. Per Fullalove è stata anche un’occasione per sensibilizzare e divulgare informazioni corrette: affetta dalla sindrome di Mayer Rokitansky Küster – condizione genetica caratterizzata dall’agenesia, ovvero una mancata formazione (totale o parziale), della vagina e dell’utero – Fullalove ha gradualmente imparato a destrutturare ogni stereotipo cucito intorno all’organo femminile: “Il messaggio che non tutte le donne hanno un utero e non tutte le persone con terosono automaticamente donne, è fondamentale per me“.
Il risultato è un Festival all’insegna dell’inclusività, che accoglie voci e interventi dai background diversi, esplorando la vagina nei contesti più variabili, ma tutti mirati ad un femminismo intersezionale, mosso da una domanda alla base: qual è il potere della vagina? “Anche solo la parola vagina è così stigmatizzata” dice Fullalove “Noi vogliamo normalizzarla, perché non è una parola sporca, sbagliata, o di cui vergognarsi“. Partendo dall’organo, il Vagina Festival ha trovato spazio per una pluralità di punti di vista: dall’esperienza con le mestruazioni all’impatto sulle donne trans. Ci tiene a specificare Fullalove: “Non devi avere una vagina per partecipare al nostro Festival”.
L’intero evento ha anche raccolto più di 2400 dollari in beneficienza all’associazione The Eve Appeal, specializzata nella ricerca contro il tumore ginecologico.
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