Tiziano Ferro ha condiviso un dolcissimo scatto in cui saluta i suoi figli Margherita e Andres, tenuti in braccio dall’altro papà, marito di Tiziano, Victor Allen. Nel messaggio scrive:
C’è questo due esordiente che vuole collaborare con me, sono indeciso se scrivergli una canzone o no Che dite?
Questa foto ci dice che Tiziano Ferro c’è, con la testa, con il cuore e con il corpo. Anzi: con i corpi. Il suo. Quello di suo marito. Quello dei suoi due figli. In prima linea, esposti alla pubblica attenzione. Affinché questa famiglia esista non solo per sé stessa e non solo per il paese in cui risiede, quegli Stati Uniti d’America, nei quali la famiglia Ferro/Allen ha potuto trovare piena cittadinanza, ma anche nell’Italia che sta perseguitando con ogni mezzo le famiglie omogenitoriali.
È bellissima l’idea di Tiziano di dedicare una canzone al nuovo duo che ha rivoluzionato la sua vita, sono loro il regalo più grande. E sarebbe davvero fantastico un giorno vedere Margherita e Andres canticchiare un bel “Sere nere” o magari qualcosa di più allegro e recente, una destinazione mare (Ah Tizia’ ma ce li porti sti bimbi in vacanza?).
E di sere nere Tiziano ne ha viste, la sua biografia è storia: si vocifera, tra l’altro, che ci fu un tempo antico, quando Tiziano era già famosissimo e giovane (e no, giovane non lo sei più, Tizia’), in cui il Ferro voleva fare coming out, ma qualcuno o qualcuna (si dice un nome grosso) dell’industria discografica bloccò tutto. Si dice che addirittura l’articolo fosse quasi già in stampa, ma poi niente. Il coming out di Ferro fu rinviato a parecchi anni dopo. Insomma, un rosso relativo.
Con la promessa di tornare presto sulle pagine di Gay.it alle sere nere del Tiziano che fu (eh caro Tizzi… bisogna scavare anche indietro, per fare chiarezza sui mostri dell’industria e sulla feroce repressione dei meccanismi della fama e della omologazione eteronormativa), eccoci qui davanti al CA-PO-LA-VO-RO.
La presenza dei due figli ai concerti. Il corpo della famiglia sempre tra i piedi durante il tour. Raccontano che Tiziano ama follemente Victor e i bambini – e quindi rifiuta l’idea di non vederli per mesi e sti poracci stanno sempre appresso al padre, ma così è la vita, evviva. Fedele, dinamica, spensierata, spontanea e verace istantanea di una nuova fase della carriera di Ferro, preziosa per la comunità LGBTQIA+
Finora Tiziano Ferro aveva scelto di vivere la paternità lontano dai riflettori, e dal cicaleccio petulante di articolo tipo questo, proteggendo i pargoli da una sovraesposizione mediatica. Tuttavia, qualche tempo fa, Ferro Ferruccio Ferrò aveva già compiuto una piccola eccezione a questa regola. E in una storia aveva raccontando il carattere da peste di Margherita: “Io ci provo a registrare le video interviste ma lei deve dire la sua. La mia piccola star” aveva scritto papà Tiziano. Io sciolta.
Insomma: Tiziano s’è reso conto che è in atto una guerra di cancellazione della comunità LGBTQIA+. Una roba che ha capito anche Marco Mengoni, diciamolo. Non ci risulta ci siano altre star italiane che si stanno esponendo come loro.
Prendi gli ultimi mesi del Ferro. Un infuocato rivoluzionario, ben deciso a farsi valere. Brava ama.
Qualche giorno fa Tiziano aveva sollecitato polemiche e scomposte reazioni da parte della sindaca di Latina Matilde Celentano, a proposito del patrocinio al Lazio Pride. L’esponente di Fratelli d’Italia aveva compiuto piroette pagliaccesche, cercando i mettere in imbarazzo Tiziano: qui la storia.
Sempre durante il suo #TZN23 Tour Ferro ha commosso il pubblico, raccontando di quando un perfetto idiota gli gridà fr*ci* dal finestrino dell’auto.
Ma più di tutte resta scolpita sulla pietra la frase lapidaria con cui Tiziano ha definito la persecuzione alle famiglie omogenitoriali. Rispetto agli atti impugnati da tribunali e procure che vogliono cancellare certificati di nascita, e rispetto alla volontà dell’attuale maggioranza di destra al governo di rendere la gestazione per altri reato universale, Ferro aveva perfettamente fotografato il cuore della vicenda, dicendo: “GPA reato universale? Sarebbe l’ennesimo decreto contro gli omosessuali”. Esatto Tizià. Sei gay, non sarai mai un buon padre per questa gente.
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