Attualmente in tour negli stadi, Tiziano Ferro è tornato a parlare di famiglie arcobaleno e dell’insostenibile situazione vissuta attualmente in Italia, con la procura di Padova che ha impugnato tutti e 33 gli atti di nascita registrati dal sindaco Sergio Giordani, dal 2017 a oggi, relativi ai figli delle coppie omogenitoriali.
Via Instagram il cantante di Latina ha tuonato contro le decisioni prese dal governo Meloni, pronto a tramutare la gestazione per altri in “reato universale”, commentando un post de La Stampa firmato Annalisa Cuzzocrea.
“Io non faccio politica, sia chiaro“, ha precisato Ferro. “Non ho mai condiviso le mie ideologia perché trovo ognuno abbia diritto a votare e a mantenere segreto il proprio voto. Ma questa non è politica, questi sono i nostri figli, esseri umani che non hanno bisogno di vivere secondo le opinioni altrui. E io – come ogni padre al mondo – non mi fermerò mai dal proteggerli. Neanche da morto. Ve lo prometto“.
Parole ferme, quelle di Tiziano, che mai come in questi ultimi mesi ha deciso di metterci la faccia, prendendo posizione, da papà di due bambini cresciuti al fianco dell’amato Victor Allen, sposato nel 2019.
“GPA reato universale? Sarebbe l’ennesimo decreto contro gli omosessuali”, disse Ferro a inizio giugno. Con i diritti “siamo indietro su tutto, li ho visti mancare con tutti i governi”, aggiunse lo scorso marzo. “Non farò passaporto italiano ai miei figli, l’Italia esclude mio marito Victor”, la denuncia pubblica dello scorso anno.
Tiziano è diventato papà di Margherita e Andres a inizio 2022.