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Un oceano arcobaleno in tutta Italia, cronaca dei Pride di Cuneo, Foggia, Pordenone, Avellino, Lecco, Genova, Messina e Dolo – GALLERY

"Il Pride non appartiene solo alle grandi città. La vita di provincia è la vita di molte persone queer, troppo spesso delegittimate da un ambiente che non sa accoglierle"

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Liguria Pride - Genova, 10 Giugno 2023 - foto: IG
Liguria Pride - Genova, 10 Giugno 2023 - foto: IG
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Il 9 Giugno, mentre al Roma Pride un milione di sfumature arcobaleno hanno invaso la capitale sulle note di Paola & Chiara e delle rivendicazioni politiche (anche Elly Schlein in corteo, ecco cosa ha detto), l’orgoglio LGBTQIA+ con i suoi ally è sceso nelle strade di Lecco, Dolo, Cuneo, Genova, Avellino, Messina e Foggia.

Gay.it continua a raccontarvi i Pride locali di tutta Italia (qui tutte le date e le città), perché oggi più che mai la provincia e il territorio sono la frontiera dove le nostre battaglie sono più urgenti e complesse da portare avanti.

Dimostrazione, gli ultimi episodi della coppia di ragazzi gay insultati a Pavia (proprio appena dopo il Pavia Pride), e del bacio gay tra due giovani che sono stati insultati da coetanei a Pesaro.

 

Il Pride è un ossimoro: una grande festa e una grande rivolta. Un giorno di gioia intrisa di rabbia. Il Pride non appartiene solo alle grandi città. La vita di provincia è la vita di molte persone queer, troppo spesso delegittimate da un ambiente che non sa accoglierle

Così commenta CaldaMerini, madrina del Riviera Pride a Dolo, svoltosi il 10 giugno scorso insieme ai Pride di Cuneo, Foggia, Pordenone, Avellino, Lecco, Genova e Messina.

L’Italia si tinge di colori una volta di più, dopo la serie di eventi che hanno animato il Pride lo scorso 3 giugno a Trento, Pavia e Padova. Prima ancora, i Pride di Novara, Piacenza e Alessandria hanno lasciato il segno sabato 27 maggio, con la copertura completa di Gay.it che quest’anno si è impegnata a documentare tutte le manifestazioni sul territorio italiano, dando loro la giusta visibilità e voce.

Tutte le date e le città dei Pride d’Italia qui >

 

Lecco Pride

“Vogliamo inviare un messaggio di protesta alla politica nazionale per gli attacchi ai nostri diritti, ai diritti dei nostri figli e delle nostre famiglie” avevano dichiarato l* ragazz* del Lecco Pride a Gay.it nell’intervista pubblicata qualche giorno fa (leggi).

 

 

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Il centro città di Lecco è stato animato da un’esplosione di colori, musica e sorrisi durante il Lecco Pride 2023, evento che ha attirato una folla numerosa nonostante la pioggia intermittente. Circa tremila persone, molte delle quali provenienti da fuori città, hanno partecipato all’evento, dimostrando il loro sostegno alla comunità LGBTQ+ e ai principi di uguaglianza e inclusione.

Come da tradizione, il corteo si è concluso nella suggestiva piazza Garibaldi, dove è stato allestito un palco per ospitare un lungo programma di interventi. Sono stati affrontati molti temi importanti durante gli interventi, con particolare attenzione alle battaglie per i diritti umani e contro le guerre.

Uno degli argomenti centrali è stata l’evoluzione culturale e la necessità di proteggere l’ambiente. I partecipanti hanno sottolineato che la generazione attuale ha il compito di affrontare le conseguenze delle azioni passate e di impegnarsi per un futuro sostenibile. Inoltre, è stato ribadito il desiderio di libertà individuale e il rifiuto di essere ristretti in categorie rigide e predefinite.

Il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, ha preso la parola in rappresentanza dei numerosi comuni che hanno sostenuto il Pride. Ha enfatizzato l’importanza dei diritti umani, dell’inclusione e della difesa delle persone LGBTQ+. Ha condannato l’omofobia e la violenza, sottolineando la necessità di combattere gli stereotipi e promuovere il rispetto reciproco.

Il sindaco Gattinoni ha anche sollevato una questione cruciale riguardante i diritti dei minori delle coppie omogenitoriali. Ha evidenziato l’urgenza di una legge che tuteli i diritti di questi bambini e garantisca loro una piena e dignitosa cittadinanza. Il sindaco ha affermato che la città di Lecco si impegna a sostenere tali diritti e a promuovere l’accoglienza, il rispetto e l’inclusione come valori fondamentali.

“Noi, da qui, continueremo a fare il possibile affinché Lecco sia una città dove nessuno resta indietro e che riconosca i diritti fondamentali di tutti. Accoglienza, rispetto e inclusione: queste sono e saranno le parole chiave per la mia Amministrazione. Da oggi saranno affiancate dalle tre parole che aprono il manifesto di questo Lecco Pride: identità, parità, libertà”

 

Lecco Pride - Lecco, 10 Giugno 2023 - foto: IG
Lecco Pride – Lecco, 10 Giugno 2023 – foto: IG

Dolo – Riviera Pride

 “In qualsiasi luogo, ogni persona dovrebbe poter esprimere la propria identità in tutte le sue forme” aveva dichiarato il collettivo Artemisia pochi prima della partenza. 

 

 

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Anche Dolo, cittadina di poco meno di 15.000 abitanti lungo le rive del fiume Brenta, è stata al centro dell’attenzione per la terza edizione del “Riviera Pride”. Un evento che ha attirato oltre trecento persone che si sono unite per sfilare per le vie del centro, dalla sede degli impianti sportivi fino a piazza Cantiere.

La manifestazione ha ricevuto un ampio sostegno da parte di associazioni, collettivi e, non da ultimo, il patrocinio del comune. Tuttavia, l’opposizione di centrodestra si è fatta sentire, opponendosi alla concessione del patrocinio. Nonostante le critiche, l’amministrazione comunale ha mantenuto fede alla propria posizione, consentendo lo svolgimento del corteo.

Durante la sfilata, voci di dissenso si sono levate contro il governo guidato da Meloni e altre istituzioni. Il percorso ha incluso due soste significative: la prima davanti al Tribunale, dove Irina, rappresentante delle famiglie arcobaleno, ha preso la parola.

Ha denunciato come le famiglie LGBTQIA+ siano oggi nel mirino del governo, citando la famigerata proposta di legge che potrebbe privare più di 1000 bambini del diritto di avere un genitore solo perché nati da coppie omosessuali. Ha sottolineato l’importanza di riconoscere che i figli delle famiglie arcobaleno sono simili a qualsiasi altro bambino e meritano gli stessi diritti.

La seconda sosta si è tenuta accanto al Duomo, dove è stato messo in discussione il ruolo della Chiesa nelle istituzioni e la sua influenza sulla vita delle persone. I partecipanti al corteo hanno lanciato lo slogan “Ma quale Stato, ma quale Dio, sul mio corpo decido io“, sottolineando il diritto di autodeterminazione individuale.

L’evento si è concluso con un’atmosfera di festa e con discorsi significativi da parte degli organizzatori e delle associazioni a sostegno della comunità. L’assessore alle pari opportunità, Chiara Iuliano, ha dato il benvenuto alla comunità LGBTQI+ a Dolo e ha sottolineato l’accoglienza aperta del comune per tutti.

Durante l’evento, sono intervenuti anche i giovani di Amnesty International di Venezia, l’ex consigliere dolese Claudio Costantin per Il Portico di Dolo e l’associazione “Non Una di Meno”, rappresentante degli Assistenti Sociali, che ha chiesto maggiore attenzione ai bisogni della comunità LGBTQI+.

Le persone non devono essere costrette a scappare dalla provincia per esprimere sé stesse – ha detto Lavinia Vivian, attivista – è necessario riappropriasi del territorio e di vivere liberamente in casa nostra. A chi non vuole noi rispondiamo con una piazza piena di gioia, colore, musica e persone libere”.

 

Riviera Pride - Dolo, 10 Giugno 2023 - foto: IG
Riviera Pride – Dolo, 10 Giugno 2023 – foto: IG

Cuneo Pride

Viviamo al confine con la Francia, ai piedi dell’arco Alpino e i collegamenti per spostarsi o spostare qualcuno o qualcosa fin qui, a volte sembrano delle imprese epiche; da qui il nome Desiderata, che aggiunge ai desideri di ognuno individuo, quel desiderio in più da attivisti e cittadin* di volere di più e per tutt*” aveva spiegato Elisabetta Solazzi di Arcigay Cuneo, Presidentə e rappresentante legale del Pride nell’intervista rilasciata a Gay.it. 

 

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Sabato pomeriggio, anche le vie di Cuneo sono state invase da un’onda arcobaleno mentre si svolgeva il secondo Pride nella storia della città. L’evento ha visto la partecipazione di persone di tutte le età.

Il Pride di Cuneo ha rappresentato una preziosa occasione per discutere apertamente dei temi legati ai diritti LGBTQ+ e all’uguaglianza. Durante l’evento, è stato ricordato un eroe locale, l’antifascista cuneese Barbaroux, che simboleggia il coraggio e la determinazione nella lotta per i diritti civili.

La sua figura si collega a tante altre lotte del passato, evidenziando il legame tra il presente e il passato nella battaglia per l’uguaglianza e la libertà.

I messaggi veicolati durante il Pride di Cuneo mirano a radicarsi nelle fondamenta dei valori costituzionali italiani. L’articolo 3 della Costituzione, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge senza discriminazioni di alcun genere, è stato citato come un faro guida per promuovere l’accettazione e il rispetto reciproco.

Il tema del Pride di quest’anno, “Desiderata, ha cercato di creare connessioni e costruire ponti in una regione che si trova al confine tra la Pianura Padana e l’Europa transalpina. In un’epoca caratterizzata da incertezze, paure e sfide globali, il messaggio del Pride di Cuneo si fa forte, invitando alla riflessione e alla costruzione di un nuovo paradigma del positivismo.

Il Pride di Cuneo è stato anche un trionfo dell’accettazione di sé stessi e degli altri, dove le persone hanno potuto celebrare la propria autenticità in modo profondo, liberandosi da paure e pregiudizi.

Quando parliamo di #diritti, di tutela dei più fragili e di lotta alle disparità e alle disuguaglianze, la società si è sempre dimostrata più attenta e sensibile di chi pretende di rappresentarla. Ed in questo preciso momento storico la distanza tra la popolazione e le istituzioni risulta ancor più marcata, complice un Governo non in grado di comprendere che ogni passo avanti verso la conquista di un diritto rappresenta una vittoria per tutta la collettività” ha commentato Sarah Di Sabato, Consigliera Regionale M5S Piemonte e presente all’evento, su un post Instagram.

Cuneo Pride - Cuneo, 10 Giugno 2023 - foto: IG
Cuneo Pride – Cuneo, 10 Giugno 2023 – foto: IG

Liguria Pride

“Quest’anno il Liguria Pride celebra i CORPI: i nostri, qualunque e comunque, concreti, desiderati e immaginati. Corpi DISOBBEDIENTI e IRRIVERENTI che si contrappongono all’ordine sociale patriarcale, razzista, abilista, grassofobico e omolesbobitransfobico che li pone ai margini”. Così il Coordinamento Liguria Rainbow aveva spiegato il significato dietro al Pride tenutosi a Genova. 

 

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Genova si è unita al tripudio di colori e allegria durante il Liguria Pride 2023, evento che ha coinvolto migliaia di persone provenienti da diverse aree d’Italia. La p, ma è stata sicuramente la manifestazione più attesa e partecipata.

Con il tema “Corpi Extravaganti”, gli organizzatori del Liguria Pride hanno voluto ribadire l’importanza della diversità e dell’accettazione di tutti i tipi di corpi. Attraversando le strade principali della città, la parata ha dato voce e visibilità a un messaggio di inclusione, mettendo in evidenza le sfide che i corpi diversi affrontano a causa delle dinamiche sociali patriarcali, razziste, abiliste, grassofobiche e omobitransfobiche.

Durante la parata, è emerso il ricordo di luoghi e movimenti che hanno svolto un ruolo importante nella storia della comunità LGBTQIA+. La cultura Drag e le Ballroom, ad esempio, sono state citate come spazi in cui è stato possibile essere sé stessi, esprimendo la propria identità in modo autentico e senza giudizi. Queste realtà hanno rappresentato la possibilità di esistere al di là dei confini imposti dalla società.

Per rappresentare l’essenza del Liguria Pride 2023, gli organizzatori hanno scelto l’immagine dell’unicorno come simbolo di saggezza, creatività e trasformazione. L’unicorno rappresenta anche la capacità di trasformarsi in una persona nuova, abbracciando la propria autenticità.

Nonostante la vivacità e l’entusiasmo che hanno contraddistinto il Liguria Pride 2023, non sono mancate le polemiche politiche. Il mancato patrocinio del Comune di Genova all’evento ha sollevato diverse critiche e ha alimentato il dibattito sulla necessità di sostenere e valorizzare l’inclusione e la diversità nella società.

Abbiamo scelto il tema dei corpi per riaffermare il diritto di ognuno di esistere senza essere giudicato o emarginato”, hanno dichiarato gli organizzatori. “La società spesso impone modelli conformi e rigidi, ma noi vogliamo celebrare la complessità e l’unicità di ogni individuo. I corpi interconnessi, in relazione gli uni con gli altri, sono la base per costruire legami solidi e relazioni autentiche“.

Liguria Pride - Genova, 10 Giugno 2023 - foto: IG
Liguria Pride – Genova, 10 Giugno 2023 – foto: IG

Foggia Pride

Il nostro claim quest’anno è “amarsi e fare rumore”, in una città in cui il Pride è stato fatto 8 anni fa per la prima ed unica volta, ci sembrava opportuno, riprendendolo con leggerezza, ricordare l’importanza di fare rumore e farsi sentire, per sottolineare le nostre identità e renderle sempre più visibili, non lasciare che la città e le istituzioni volgano lo sguardo sempre altrove” aveva spiegato la presidente di Arcigay Foggia, Alice Rizzi in un’intervista con Gay.it. 

Nonostante il maltempo minaccioso, migliaia di persone si sono radunate in piazza Giordano a Foggia per celebrare la comunità LGBTQ+ e promuovere i diritti e l’uguaglianza. Con bandiere arcobaleno sventolanti, abbigliamento vivace e volti dipinti con orgoglio, la folla ha dimostrato il proprio sostegno incondizionato.

Gli oratori d’eccezione di questa giornata inclusiva sono stati Vladimir Luxuria, Antonino e Maria Chiara Giannetta, personalità famose che hanno usato la loro voce per sostenere i diritti delle persone LGBTQ+ e l’importanza di dare visibilità a coloro che spesso rimangono invisibili nella società.

I loro discorsi hanno acceso il fuoco della passione e dell’entusiasmo tra i partecipanti, rafforzando il messaggio centrale di amore, rispetto, tolleranza e uguaglianza.

Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, il corteo ha radunato 2500 persone, che hanno percorso le strade di Foggia.

Ma il Foggia Pride va oltre la celebrazione della comunità LGBTQ+. I partecipanti hanno sottolineato che la discriminazione non riguarda solo le persone LGBTQ+, ma minaccia l’intera comunità. Hanno riconosciuto che la solidarietà è un ingrediente fondamentale per combattere l’ingiustizia e hanno promesso di rimanere uniti per difendere i diritti di tutti.

In una città tristemente commissariata per infiltrazione mafiosa, il corteo arcobaleno ha portato una ventata di speranza e rivendicazione dal basso in quella che resta una zona d’Italia dove essere persone LGBTQIA+ tutti i giorni significa portare addosso lo stigma di una diversità oppressa e additata.

A conclusione dell’evento, Vladimir Luxuria si è rivolta alla folla con orgoglio e gratitudine.

Noi qui vogliamo ribadire che non vogliamo più padroni. Non permetteremo più a nessuno di decidere quali diritti darci perché ognuno è libero di decidere per sé. Nessuno più si deve sentire obbligato a lasciare la propria città per il proprio orientamento sessuale o altro” è l’intervento di Luxuria. “Oggi mi sento orgogliosa di essere foggiana – conclude – di essere passata per strada dove prima non potevo perché venivo ricoperta di insulti. Foggia oggi non sei più quella che eri nella mia adolescenza e oggi lo hai dimostrato”.

Foggia Pride - Foggia, 10 Giugno 2023 - foto: IG
Foggia Pride – Foggia, 10 Giugno 2023 – foto: IG

Stretto Pride Messina

 

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Messina si è colorata dell’arcobaleno per accogliere la terza edizione dello Stretto Pride 2023, evento che Sabato 9 Giugno ha coinvolto una moltitudine di persone di tutte le età, desiderose di ballare e festeggiare per i diritti. Le strade del centro cittadino sono state animate dalla musica, dai balli e dall’allegria di centinaia di partecipanti, che hanno reso l’atmosfera vibrante e inclusiva. Lo Stretto Pride si ripeterà a fine estate, con la seconda parata che si terrà a Taormina il 9 settembre 2023.

Il presidente di Arcigay Messina, Rosario Duca, si è mostrato soddisfatto dell’entusiasmo e dell’adesione alla manifestazione, esprimendo gratitudine a tutti i presenti. Dal carro fermo di fronte a piazza Municipio, al termine della parata, Duca ha ringraziato i partecipanti per essersi uniti in piazza per difendere i diritti di ogni individuo, compresi quelli di coloro che non erano fisicamente presenti.

Durante il corteo, è stata sottolineata l’importanza delle battaglie condotte negli ultimi mesi per garantire i diritti della comunità LGBTQI+. Maristella Bossa, rappresentante dell’associazione “Famiglie Arcobaleno“, ha ricordato a tutti che l’evento è un’occasione per celebrare l’amore, le libertà individuali e i diritti civili.

Ha invitato le diverse sensibilità presenti a Messina a unirsi per difendere i diritti delle famiglie formate da coppie dello stesso sesso e ha lanciato un appello all’amministrazione affinché sia sensibile e garante del riconoscimento di queste formazioni familiari.

Presenti all’evento anche gli assessori Alessandra Calafiore, Massimo Finocchiaro e Liana Cannata, che hanno espresso gratitudine ai partecipanti per la loro presenza e hanno sottolineato l’impegno dell’amministrazione comunale nel rendere Messina una città inclusiva.

«Grazie a voi – ha affermato l’assessora alle Pari Opportunità e alle Politiche Giovanili – che siete liberi di essere e di dimostrare che si può ogni giorno esprimersi per quello che si è. Noi come Amministrazione lavoriamo per rendere Messina una città inclusiva».

 

Messina Pride - Messina, 10 Giugno 2023 - foto: IG
Messina Pride – Messina, 10 Giugno 2023 – foto: IG

FVG Pride

“Lo slogan è “Resistenza in corso – #proudenone“, e fa riferimento sia ai Corsi storici di Pordenone (Corso Vittorio Emanuele e Corso Garibaldi, quest’ultimo sarà anche attraversato dalla marcia) sia al fatto che la resistenza è, appunto, ‘in corso d’opera'” aveva dichiarato Clelia, esponente del comitato organizzatore in un’intervista rilasciata a Gay.it. 

 

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Il quarto appuntamento con il FVG Pride si è rivelato un vero e proprio trionfo della diversità e dell’inclusione a Pordenone. Nonostante le avverse condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato la giornata, gli organizzatori hanno dichiarato l’evento un grande successo, con una partecipazione straordinaria di circa 7000 persone provenienti da ogni angolo della regione e oltre.

Il corteo del Pride, animato da un entusiasmo travolgente, ha attraversato le vie principali, tra cui il suggestivo Viale Dante, il Viale Marconi e il rinomato Corso Garibaldi.

Portando avanti lo slogan dell’edizione, “Resistenza in corso, i partecipanti hanno dato vita a un corteo vivace e colorato, riempiendo le strade con la musica, i balli e una vibrante presenza. Tuttavia, un imponente temporale ha costretto il corteo a fare una pausa prolungata durante il tragitto.

Nonostante l’interruzione improvvisa, i partecipanti non hanno perso l’entusiasmo e la determinazione. Hanno trovato riparo nei negozi, nei bar e sotto i portici lungo il percorso, in attesa che la bomba d’acqua passasse. Volontari e partecipanti si sono uniti per proteggere i carri e le attrezzature, scambiarsi cibo e vestiti caldi.

Questa dimostrazione di solidarietà ha incarnato lo spirito del Pride, che va oltre la semplice celebrazione dell’amore e della diversità, abbracciando anche il sostegno e l’aiuto reciproco in ogni circostanza.

Gli organizzatori, commossi dall’affetto e dal sostegno ricevuti nonostante le avverse condizioni atmosferiche, hanno espresso la loro gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile l’evento. Un sentito ringraziamento è stato rivolto alle associazioni che hanno animato il Pride Village, alle persone che hanno lavorato instancabilmente nell’organizzazione degli eventi e ai volontari a disposizione per garantire il successo dell’intera manifestazione.

Non sono mancati, purtroppo, anche gli incidenti: durante il corteo, uova e immondizia sono state lanciate da una finestra di un condominio. I partecipanti hanno documentato l’incidente con foto e video, ma non sono state riportate persone ferite. Il che si aggiunge al mancato supporto di alcune istituzioni, che non ha però fermato l’ondata arcobaleno che ha travolto Pordenone.

«Molti purtroppo si devono ancora nascondere. C’è paura a tenersi per mano, baciarsi e non poter vivere liberamente le proprie emozioni, è davvero un peccato» hanno dichiarato gli organizzatori in un intervento.

 

FVG Pride - Pordenone, 10 Giugno 2023 - foto: IG
FVG Pride – Pordenone, 10 Giugno 2023 – foto: IG

Irpinia Pride

«Molto spesso ci dicono che non sia più necessario organizzare un Prideaveva spiegato a pochi giorni dal via Antonio De Padova, presidente di “Apple Pie”, organizzazione capofila della manifestazione – Quante volte, infatti, ho sentito frasi del tipo “è una carnevalata”, “siete voi che vi ghettizzate” oppure “facciamo anche un etero Pride”. Ma davanti alle parole della seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, che solamente qualche giorno fa ha affermato pubblicamente che accetterebbe “con dispiacere un figlio gay”, perché non gli “somiglierebbe”, “come se fosse milanista”, abbiamo la conferma di quanto sia ancora fondamentale organizzare una manifestazione come il Pride”

 

Avellino si è infine trasformata in un mare arcobaleno di gioia e celebrazione durante l’Irpinia Pride 2023, evento che ha coinvolto la città in una manifestazione di amore, diritti e uguaglianza, organizzato con grande impegno dall’associazione “Apple pie: l’amore merita LGBTQI+”.

La marcia ha visto la partecipazione di circa 2000 persone provenienti da tutte le città della Campania, unite con l’obiettivo comune di sensibilizzare l’intera provincia sui diritti civili, combattere le discriminazioni e l’omobitransfobia.

Il corteo è stato guidato da due madrine dell’evento: l’attrice Sara Esposito e la talentuosa rapper irpina Big Mama (la nostra intervista a Big Mama). La presenza del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, e del vicesindaco Laura Nargi ha sottolineato l’importanza e l’appoggio delle istituzioni locali all’orgoglio e alle rivendicazioni LGBTQIA+.

Nonostante la pioggia abbia costretto il corteo a concludersi anticipatamente in piazza, l’entusiasmo e la festa hanno contagiato i cittadini lungo il percorso.

Avellino sta cambiando, oggi c’è maggiore accettazione . Sono orgogliosa di esibirmi qui con voi perché resto orgogliosamente irpina. Si tratta di un momento importante in cui riflettere insieme sui valori e diritti di tutti “ ha commentato Big Mama.

 

Irpinia Pride - Avellino, 10 Giugno 2023 - foto: IG
Irpinia Pride – Avellino, 10 Giugno 2023 – foto: IG

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