Jennifer Lopez prende il cognome Affleck: non è il caso di abbandonare questa tradizione patriarcale?

Dopo il matrimonio segreto, la scelta di diventare Jennifer Affleck ha scatenato qualche polemica.

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jennifer affleck
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Era il lontano 2003 quando quello che veniva considerato il matrimonio del secolo venne annullato. Stiamo parlando, ovviamente, di quello tra Jennifer Lopez e Ben Affleck, la coppia che all’epoca faceva battere il cuore a milioni di fan e riempiva le copertine dei tabloid hollywoodiani. Diciannove anni dopo, il duo soprannominato “Bennifer” ha finalmente celebrato le nozze in un modo un po’ anti-convenzionale per essere delle celebrità: una cerimonia privata e senza troppi sfarzi, nella White Little Chapel di Las Vegas.

Inutile dire che tuttə i fan, nuovi e di allora, sono andati in estasi. D’altronde, quando un paio di anni fa i Bennifer hanno ripreso magicamente la loro relazione, a molti è sembrato di fare un tuffo indietro negli anni Novanta. L’entusiasmo, però, è durato ben poco. Nemmeno un paio di giorni sono passati dalla bella notizia che la coppia è finita in tendenza su Twitter, e non per ricevere solo messaggi di auguri.

Jennifer Lopez cambio cognome Gay.it
Con un post su Instagram, Jennifer Lopez e Ben Affleck hanno annunciato le nozze segrete

Il tutto è iniziato con la prima newsletter della cantante e showgirl, “On the JLo”, inviata ai follower la domenica sera dopo il matrimonio. In calce, alla fine di tutte le novità sulla sua vita, compariva a grandi lettere la firma: “With love, Jennifer Lynn Affleck”. Quindi Jennifer Lopez ha cambiato il suo cognome, adottando quello del marito. Fantastico. Oppure no?

Fan e femministe hanno immediatamente avuto qualcosa da dire. La notizia è più che altro arrivata come una sorpresa che ha scioccato un po’ tuttə. La comica Katharine Ryan ha espresso su Twitter tutta la sua frustrazione sull’argomento: “Cambiare il proprio cognome non ha molto senso per me, ma ne ha ancora meno quando il tuo nome è Jennifer Lopez”.

 

Comprensibile. D’altronde, non è che la cantante abbia passato gli ultimi tre decenni a consolidare il suo brand come JLo tanto nell’industria musicale quanto cinematografica e dello spettacolo. Un cambiamento così significa poco. Almeno in teoria.

Sia ben chiaro, nessuno di coloro che hanno commentato sulla vicenda – inclusi noi – mette in dubbio che quella di Jennifer Lopez sia stata una sua libera scelta e che, come tale, abbia avuto tutto il diritto di farla. Essere femministe vuol dire anche questo, dopotutto.

Ad essere messa in discussione è qualcosa di molto più basilare e generale: la tradizione, esclusivamente patriarcale, per cui ancora oggi ci si aspetta che una donna debba dire addio al proprio cognome per prendere quello del marito. La pratica è molto più diffusa nei Paesi anglosassoni come Stati Uniti e Regno Unito, dove dopo il matrimonio la donna cambia fisicamente tutti i propri documenti modificando legalmente il cognome. La pratica risale all’XI secolo, quando le donne venivano considerate una proprietà posseduta dagli uomini. Il tutto si è trascinato a quanto pare fino ai giorni nostri, passando per un Novecento in cui, negli anni Settanta, si era arrivati al punto per cui una donna non poteva nemmeno richiedere un passaporto o una patente per guidare a meno che non avesse preso il cognome del marito.

Oggi le cose sono meno drastiche, ma l’abitudine di sacrificare il proprio cognome di nascita è purtroppo rimasta. Qui da noi, in Italia, le cose sono invece un po’ diverse. Questa pratica è sentita meno rispetto agli altri Paesi e non è automatica dopo il fatidico «Lo voglio». Nel 1961 la Corte di Cassazione ha stabilito che non vige l’obbligo di prendere il cognome del marito e nel 1967 il Consiglio di Stato si è espresso sulla questione, precisando che ai fini dell’identificazione di una persona, sui documenti ufficiali vale sempre e comunque il cognome da nubile, anche se la donna abbia deciso di cambiarlo con quello del coniuge.

 

Cavilli burocratici a parte, quello di Jennifer Lopez e Ben Affleck è solo l’ennesimo caso che dimostra come nei Paesi anglosassoni questa abitudine sia ancora forte e ben radicata. A dire il vero accade tutti i giorni, ma con due celebrità di questo calibro fa sicuramente più rumore.

La decisione di Jennifer Lopez, oltretutto, era preannunciata. Già nel 2003, poco prima dello scioglimento del fidanzamento tra i due, JLo aveva annunciato che avrebbe cambiato il suo cognome. Lo si sente in un’intervista da poco ripescata dal mare del web in cui, in alcuni momenti a dir poco imbarazzanti, l’intervistatore chiede di questa scelta. La risposta della cantante? «A volte bisogna fare dei sacrifici», seguita da un Affleck che con tutta la sicurezza di questo mondo specifica che avrebbe mantenuto Lopez come “nome d’arte”, mentre legalmente sarebbe diventata Jennifer Affleck. Spiegazione conclusa con un «ovviamente» che ha fatto storcere il naso a molti.

 

Qualche utente giustamente si è chiesto: “Perché non è stato lui a cambiare cognome e diventare Ben Lopez?”. Ottima domanda, e assolutamente legittima. La si può aggiungere alla lista pressocché infinita di questioni in cui è la donna a dover modificare qualcosa di sé in favore degli uomini. Ma è un discorso per un altro giorno. Jennifer Lopez non ha ancora commentato pubblicamente la scelta che, ripetiamo, è un suo diritto. Sarebbero però bello, un giorno, vedere queste imposizioni patriarcali sparire per sempre.

 

Photo cover credit: Jennifer Lopez IG

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