Ornella Vanoni “Senza fine”: Madame, Elisa, Calcutta, Mahmood, Patty Pravo e tutti gli ospiti di due concerti che passeranno alla storia

112 lavori tra album, EP e raccolte per oltre 55 milioni di copie vendute. Sul palco anche Colapesce & Dimartino, Paolo Fresu, Ditonellapiaga, Lavezzi.

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Ornella Vanoni Elisa Calcutta Madame Mahmood
Ornella Vanoni Elisa Calcutta Madame Mahmood
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Senza fine sono i due concerti-evento di Ornella Vanoni in programma al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 27 e il 28 aprile. Senza fine proprio come l’iconico brano del 1961 scritto da Gino Paoli e che ha segnato una svolta per la Vanoni. La casa discografica Ricordi voleva cambiare la sua immagine da “cantante della mala” a “cantante sexy”, ed è stata questa canzone a inaugurare un nuovo corso ricco di successi. Oggi, a più di 60 anni di distanza, è tempo di festeggiare con alcuni appuntamenti live destinati a far entrare la Vanoni nella storia. Il prossimo 22 settembre, infatti, spegnerà 90 candeline.

In attività dal 1956, l’artista ha pubblicato 112 lavori tra album, EP e raccolte per oltre 55 milioni di copie vendute. Gli esordi al Piccolo teatro di Milano e l’amore con Giorgio Strehler sono solo i primi tasselli di una carriera che non ha eguali nel panorama italiano. Se la sua avventura nella musica ha inizio nel 1957 con le “canzoni della mala” (brani con testi incentrati sul tema della malavita e che hanno per protagonisti poliziotti, malfattori e carcerati), ben presto la sua timbrica elegante e sensuale la catapulta nell’Olimpo della musica leggera.

Gli anni Sessanta la vedono collaborare con Gino Paoli, con il quale vive anche una storia d’amore tormentata, e incidere brani divenuti pietre miliari della canzone nostrana. Qualche titolo? La musica è finita, Tristezza e Una ragione di più scritta con Franco Califano.

È nel decennio successivo, però, che Ornella Vanoni trova la consacrazione e fa cadere ai propri piedi un pubblico ancora più vasto. Merito di pezzi come Eternità e L’appuntamento, singolo da 600mila copie il cui successo ha sempre sorpreso l’artista vista la tristezza di cui è intriso. Evidentemente ha intercettato il sentire di molte persone e continua a farlo ancora ai giorni nostri, al punto che l’incipit del brano (quel “Ho sbagliato tante volte ormai…”) è sigla dell’acclamato programma di Francesca Fagnani, Belve.

Nel 1976 la sua storia artistica raggiunge quello che da tanti viene considerato il punto più alto: il disco La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria con Vinicius de Moraes e Toquinho. L’album, interamente registrato in presa diretta, è una rilettura di musiche brasiliane di bossa nova cantate in italiano.

Da sempre libera, sia nel modo di fare musica sia nella vita privata, nel 1977 Vanoni posa nuda per Playboy. Icona gay – anche se lei nel 2002 proprio su queste pagine spiegava di non sentirsi tale – negli anni mostra più volte sostegno alla causa queer. Ai microfoni di 7 del Corriere della Sera afferma:

Non deve avere muri, l’amore […] Ti innamori della persona, di quello che ti dice, di quello che ti dona, o della gioia che ti fa provare. Dell’essere umano, uomo o donna, che ti dà un bacino e vedi tutto azzurro.

Lei stessa ha amato delle donne. Proprio nel programma della già citata Fagnani la cantante ammette:

Una è stata una grande amicizia che è durata tanti anni. Un’altra è durata meno. Le donne sono attraenti, però a me purtroppo il sesso femminile non interessa molto, e infatti ho fatto soffrire queste persone. Io mi innamoro della persona, in quell’altra cosa non sono molto brava.

L’ironia tagliente e la sua schiettezza la rendono anche personaggio televisivo molto amato: presenza fissa a Che tempo che fa, ogni settimana racconta a Fabio Fazio aneddoti di vita vissuta che puntualmente diventano virali. Ma è il palcoscenico il suo habitat naturale e nei due appuntamenti milanesi del 27 e 28 aprile prossimi (una terza data è previste alle Terme di Caracalla, a Roma, il 6 giugno) il pubblico avrà modo di viaggiare attraverso successi senza tempo.

Accanto a lei tanti ospiti che accoreranno per rendere omaggio alla signora della musica italiana. Il 27 aprile sono attesi Colapesce & Dimartino (con i quali ha duettato in Toy Boy), Daniele Di Bonaventura, Francesco Gabbani, Giuliano Sangiorgi, Madame, Mahmood, Mario Lavezzi, Paolo Fresu e l’amica Patty Pravo. Il 28 aprile sarà invece la volta di Calcutta, di nuovo Di Bonaventura, Ditonellapiaga, Elisa, Gigi D’Alessio, e ancora Lavezzi e Fresu. Un palco affollato come si conviene a una grande festa dalla quale è un peccato andar via. Senza fine, appunto.

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