4 lunghissimi anni dopo I crimini di Grindelwald, l’immancabile David Yates torna nel magico mondo di Hoghwarts grazie ad Animali fantastici – I segreti di Silente, 3° capitolo della saga prequel di Harry Potter prodotta e co-sceneggiata da J.K. Rowling. Nel 2018 avevamo lasciato Johnny Depp negli abiti del mago oscuro Gellert Grindelwald, ossessionato dall’idea di dar forma ad un mondo in cui i maghi debbano regnare sui babbani. 4 anni dopo Depp lotta in tribunale con l’ex moglie e al suo posto troviamo il solitamente superbo Mads Mikkelsen, già iconico Hannibal Lecter televisivo e qui perfetto infimo Grindelwald, pronto a compiere il proprio spericolato piano che potrebbe far sparire i due mondi.
A contrastarlo il professor Albus Silente, un tempo suo grande amore. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente affida al magizoologo Newt Scamander il compito di guidare un’improbabile squadra di maghi, streghe e un coraggioso Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove i 5 incontrano vecchie e nuove creature e si scontrerannono con la crescente legione di seguaci di Grindelwald.
L’amore è al centro del 3° capitolo di Animali Fantastici, ambientato nel 1930 del secolo scorso e in assoluto il migliore del franchise, perché più corale e finalmente meno indissolubilmente legato al goffo e lagnoso Scamander, inopinatamente eletto a protagonista di una saga che soltanto ora svolta grazie al peso di due personaggi centrali. Silente da una parte, Grindelwald dall’altra. Pronti, via e David Yates mette in scena il tanto atteso coming out del leggendario preside di Hogwarts, con Albus che ricorda il proprio amore nei confronti di Gellert nel corso di un tête-à-tête. Un amore tossico e totalmente sbilanciato, ancora oggi marchiato da un patto di sangue che nega ai due la possibilità di scontrarsi. Un amore segnato dal male, dall’odio nei confronti del diverso che Grindelwald vorrebbe istituzionalizzare attraverso un ordine mondiale para-nazista, proclamandosi imperatore dei due mondi, dittatore per acclamazione che sente la ‘puzza’ degli esseri umani attorno a lui, candidamente definiti ‘animali’. E da distruggere.
Jude Law, a dir poco eccellente, e Mads Mikkelsen, semplicemente sublime, danno forma a uno scontro emotivo che li vede struggersi nei confronti di un passato necessariamente da dimenticare, mentre Eddie Redmayne trova fortunatamente sempre meno spazio a scapito di un Silente versione Ispettore Gadget in grado di apparire ovunque e in qualsiasi momento con un salvifico oggetto a risolvere le situazioni più complesse. Fioccano ‘trucchetti’, più che magie, mentre Yates cede al momento ilarità per famiglie a tinte dark con una danza animalesca che coinvolgerà Scamander, suo fratello e un esercito di mostruose ‘aragoste’ cannibali. Nel mezzo altri amori apparentemente impossibili, tra il babbano Jacob Kowalski e Queenie Goldstein nonché tra lo stesso Newt e Tina Goldstein, ma anche inedite verità e segreti dal passato della famiglia Silente, con Credence Barebone tassello centrale all’interno di una scacchiera che vede Albus giocare d’astuzia e con il caos per riuscire a confondere le idee dell’amato/odiato Grindelwald.
Nelle sale d’Italia dal 13 aprile, Animali fantastici – I segreti di Silente è il primo film della magica e miliardaria saga ad uscire al cinema dopo le polemiche che hanno travolto J.K. Rowling, da un paio d’anni oramai orgogliosamente portatrice sana di transfobia, eletta da Vladimir Putin a simbolo della ‘cancel culture’, se non fosse che la donna più ricca d’Inghilterra continui a macinare miliardi, a vendere milioni di libri, a produrre e scrivere film, nonché ad elargire transfobia al buon mercato dei social con cinguettii a tiratura mensile.
La scrittrice torna nei panni di sceneggiatrice con un film più “politico” ma non più in solitaria come nei precedenti due capitoli, e si vede, perché cinema ed editoria sono realtà assai diverse, per quanto la fantasia voli sempre alta tra fascinose idee, spericolati intrecci narrativi e spettacolari trovate. Ad affiancarla Steve Kloves, che aveva già messo mano a 7 Harry Potter per il grande schermo. Non a caso I segreti di Silente è meno verboso, più adulto e avvincente rispetto ai precedenti due capitoli, per quanto risulti sempre e comunque una nota a fondo pagina del fortunato franchise che l’ha preceduto e si affidi esageratamente a scenografie in green screen, con l’oscurità ad avvolgere tutto nelle scene action più complesse e bisognose di effetti speciali.
Animali fantastici – I crimini di Grindelwald era risultato un mezzo disastro, così si è tornati prepotentemente (e furbescamente) ad Hogwarts con tanto di iconica tema musicale di John Williams, provando a rianimare la nuova saga con spruzzate di magia vecchia scuola ad uso e consumo dei fan dell’occhialuto maghetto, indimenticato perno di un universo sempre più ricco, complesso e variegato. In attesa che gli ultimi due annunciati capitoli prendano vita, ridando fiato all’amore avvelenato e allo scontro epocale tra i due veri protagonisti del prequel: Silente e Grindelwald. Per buona pace di Eddie Redmayne, entrato mattatore e pronto ad uscirne come spalla comica.
Voto: 6.5
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