A Washington, D.C. 200 persone, tra cui giovani persone trans provenienti da 17 stati diversi, si sono riunitə per celebrare un rito di passaggio adolescenziale: il ballo di fine anno.
Il “Trans Prom” si è svolto con tutti i crismi dell’evento annuale delle scuole superiori americane, che siamo abituati a conoscere attraverso serie tv e film. Sul National Mall a Washington, D.C., adolescenti vestitə elegantemente e con i fiori al petto hanno ballato al suono delle playlist mixate dall’attivista transgender e DJ Nico Craig.
Negli USA è in atto una violenta campagna di restrizione per le terapie bloccanti che consentono allə adolescenti giovani trans di gestire meglio lo sviluppo ormonale del genere assegnato. Una pratica scientifica che la scienza ha dimostrato vincente nella prevenzione di suicidi e depressioni e che permette alle famiglie di regalare allə giovani trans un’adolescenza più serena, in attesa di una piena affermazione di genere nell’età adulta (continua)
The ✨✨vibes✨✨ at #TransProm at the U.S. Capitol.
While state legislatures attack trans rights, young people celebrate being true to yourself. pic.twitter.com/1X03qhiAkF
— Working Families Party 🐺 (@WorkingFamilies) May 22, 2023
Dal palco del Trans Prom, incorniciato da fiori rosa e azzurri, L.B., adolescente transgender del Mississippi che era stata costretta a saltare la sua cerimonia di diploma di scuola superiore lo scorso fine settimana dopo che un giudice federale ha negato una mozione per permetterle di indossare un vestito e dei tacchi all’evento, ha parlato alla folla.
“Oggi siamo qui, unitə, facendo ciò che è giusto, e siamo più forti che mai. Insieme, unə per unə, stato per stato, voto dopo voto, possiamo costruire un mondo migliore. Lə giovani transgender sono sempre statə qui e state tranquilli, siamo qui per restare”
Orgogliosamente presenti i genitori, che scattavano foto e registravano video. Lə manifestanti sono statə supportatə da scroscianti applausi e cartelli di incoraggiamento, con messaggi di questo tenore:
“Lə giovani transgender sono potenti”
“Celebriamo la gioia transgender”
“Lə bambinə transgender sono sempre esistite”
L’evento ha subito visto formarsi, all’ingresso dell’area, un “tunnel dell’amore”, in un clima di gioia totale come riportato dal Time. Chase Strangio, direttorə aggiuntə per la giustizia transgender presso il progetto LGBT e HIV dell’ACLU, facente parte dell’organizzazione del Trans Prom, ha dichiarato:
“Tutto ciò ha a che fare con la gioia, la creatività, lo splendore e il futuro delle persone transgender”
Il Trans Prom è stato ideato da quattro giovani transgender: Libby Gonzales, 13 anni, Daniel Trujillo, 15 anni, Grayson McFerrin, 12 anni, e Hobbes Chukumba, 16 anni. Che raccontano di essersi incontratə a febbraio con l’idea di prendersi una pausa dall’oppressione delle leggi anti-LGBTQ+ introdotte nei parlamenti statali di tutto il paese quest’anno.
Lə ragazzə volevano invece organizzare un evento che celebrasse la gioia transgender e ribadisse ciò che dovrebbe essere ovvio per i legislatori repubblicani che stanno cercando di limitare i diritti delle persone transgender:
Lə bambini transgender sono semplicemente bambine
“Moltə di loro hanno nipoti – sono proprio come me”, ha detto Trujillo al media The Hill. “Sono solo un ragazzo che vuole fare i compiti, suonare la chitarra e giocare con i suoi amici”.
“Volevamo trovare un modo per raccontare le nostre storie da soli e farlo nel modo giusto”, ha spiegato invece Gonzales a Time prima dell’evento.
I finanziatori del Trans Prom – spiega LGBTQ Nation – includono Elliot Page, Lilly Wachowski, Demi Lovato e Ariana Grande. Anche Peppermint, ex concorrente di RuPaul’s Drag Race e ambasciatrice artistica dell’American Civil Liberties Union per la giustizia transgender, ha contribuito ad organizzare l’evento ed è apparsa insieme all’ospite Stormie Daie nella celebrazione di lunedì.
Toccante e politico il discorso di Libby Gonzalez, che si è scagliata contro le disinformazioni che alimentano il panico morale intorno allə giovani persone transgender.
“Vogliamo chiarire che nessuno ci ha resə trans o non binari. Non i nostri genitori, non le nostre scuole, non internet, non i nostri amici. Non vogliamo che altre persone siano come noi, ma vogliamo trovare una comunità e crescere e imparare da altrə ragazzə che sono come noi.
Il fatto che sempre più ragazzə tra noi si sentano liberə di proclamare chi siamo è qualcosa da celebrare, non da temere.”“So che ho solo 13 anni, ma so anche che ci sono alcune cose che non sono oggetto di dibattito:
1) il fatto che esistiamo
2) il fatto che le cure di conferma di genere hanno salvato la nostra vita e ci hanno permesso di prosperare
3) il fatto che il nostro genere è altrettanto reale quanto quello delle persone cisgender
4) il fatto che la nostra presenza nel mondo non minaccia nessuno. La nostra gioia è nostra e oggi, come ogni giorno, la celebriamo, cresciamo e la abbracciamo”.
(gf)
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