Ex parlamentare di Forza Italia poi passata ad Azione, Barbara Masini si è unita civilmente alla storica compagna Pamela Kustermann dopo 12 anni d’amore. Ad officiare l’unione civile, il 22 dicembre scorso, proprio Carlo Calenda, leader di Azione.
La cerimonia si è svolta a Pistoia, con Masini, non riconfermata in Parlamento e oggi nella segreteria di Azione per i diritti civili, visibilmente emozionata.
“Questa è per me la prima volta da celebrante. Non solo di un’unione civile, ma una prima volta in assoluto in questa veste”, ha commentato Calenda, come riportato da LaNazione. “A loro posso solo augurare quel che è toccato a me ma anche oltre: oggi sono a quota trent’anni insieme a mia moglie”.
48 anni Barbara e 45 Pamela, le due donne stanno insieme da tantissimo tempo. Ad accoglierle nell’aula che le ha poi viste unite civilmente L’amore esiste di Francesca Michielin. Abito nero e cappotto verde per l’ex senatrice, abito della medesima tonalità di verde e soprabito nero per la compagna Pamela, figlia dell’attrice Manuela Kustermann.
“Un Natale Just Married!“, ha commentato sui social Masini pubblicando la foto che le vede fresche spose. Nel luglio del 2021 l’ex senatrice fu autrice di un coming out pubblico per dimostrare il proprio sostegno al DDL Zan. Il 2 febbraio 2022 l’addio a Forza Italia e il passaggio al gruppo misto, iscrivendosi alla componente +Europa-Azione, per poi aderire al partito Azione. Alle elezioni politich del 25 settembre scorso Masini è stata candidata per Azione – Italia Viva al Senato nel collegio uninominale Toscana – 03 (Prato), oltreché come capolista nel collegio plurinominale Piemonte – 01, arrivando in quarta posizione nel collegio uninominale dietro Patrizio Giacomo La Pietra del centrodestra (44,18%), Anna Graziani del centrosinistra (29,19%) e Manuela Bellandi del Movimento 5 Stelle (11,08%), non risultando eletta per pochi voti anche al plurinominale.
“Intorno a noi c’è sempre stato un clima accogliente“, ha confessato l’ex senatrice. “Le nostre famiglie e i nostri amici hanno sempre compreso e appoggiato il nostro legame. Perché unirsi civilmente oggi? Perché è giusto e necessario a questo punto offrirsi delle tutele reciproche. Molto si è faticato nel nostro Paese per arrivare alla conquista di alcuni diritti, molto si sta faticando ancora nel mondo, a tratti indietreggiando. Certamente mai abbandonerò il mio impegno in favore di ‘uguali diritti’, a partire dal mio incarico nella segreteria di Azione”.
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