Il continuo flusso di notizie e terribili testimonianze che arrivano dalla Cecenia ha mobilitato la comunità LGBT italiana e tutte le persone che condannano la violenza contro le persone LGBT. Dopo la fiaccolata dei Sentinelli di Milano e il Palazzo del Podestà di Bologna illuminato con i colori dell’arcobaleno, questo sabato si annuncia una giornata di mobilitazione in diverse piazze d’Italia
Ad annunciare la mobilitazione nazionale è il segretario nazionale di Arcigay, con una nota in cui lancia un appello perché non cali l’attenzione su quanto avviene nella repubblica caucasica: “L’indignazione delle istituzioni non è sufficiente – dichiara Gabriele Piazzoni – occorre stabilire la priorità del rispetto dei diritti umani su tutti i livelli di relazione internazionale. È inconcepibile che Paesi come il nostro interpretino la cronaca delle violenze contro le persone LGBTI in Cecenia come un dettaglio trascurabile che non condiziona né modifica le nostre relazioni istituzionali con i mandanti e gli esecutori materiali di questi orrori”.
“Con l’avvicinarsi del 25 aprile, data in cui celebriamo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo – continua il segretario di Arcigay nella nota pubblicata su Facebook -, non possiamo non cogliere la continuità tra le persecuzioni che ebbero luogo durante la seconda guerra mondiale e quello che ancora oggi accade in Cecenia e in altre parti del mondo”.
Ecco, dunque, gli appuntamenti previsti per i prossimi giorni. La maggior parte delle iniziative si terrà sabato 22 aprile: a Roma alle 16,30 davanti all’Ambasciata russa, in viale Castro Pretorio, a Napoli alle 17 in piazza Dante, a Caserta alle 17 in viale Douhe e a Ferrara alle 21 alla Rotonda Foschini. Sabato 29 aprile, invece, l’appuntamento è a Varese alle 17 in Piazza Monte Grappa.
“Ci aspettiamo che la politica si faccio carico fattivamente dell’allarme che queste notizie portano alla luce” conclude Piazzoni nel suo messaggio.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
I nostri politici ed i media non sembrano occuparsi della vicenda e il silenzio rinforza l' idea che si tratti di un fatto poco credibile e altrettanto poco verificabile, visto che le autorità cecene negano. Come spesso accade il silenzio, sulle questioni che riguardano i gay, può generare nelle menti limitate e non solo, l' idea che se certe " iniziative" contro gli omosessuali vengono prese, ci deve essere una ragione o una giustificazione anche in nome dell' "eteronormalità" .Attenzione! Dobbiamo reagire fortemente.Anche i nostri politici imbevuti di pregiudizi non hanno imparato niente dalla storia.