Per ora ha dovuto ‘osservare’ la discussione alla Camera della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo dall’esterno, in quanto senatrice, ma Monica Cirinnà non ha mai smesso di far sentire la propria vicinanza alla comunità LGBT.
La madre delle unioni civili ha voluto esprimere la propria vicinanza a Camilla Cannoni, 23enne diventata virale pochi giorni fa grazie ad un video TikTok, che l’ha vista denunciare l’ennesimo attacco omofobo ai suoi danni. Vicini che la insultano, intimidiscono, minacciano, danneggiano l’auto, con ruote forate e specchietti distrutti. “Lesbica di mer*a”, l’hanno chiamata. E quando ha provato a chiedere aiuto ai Carabinieri, la loro risposta è stata “sono cose che si dicono durante i litigi”.
“Come se il problema non fossero esattamente le parole d’odio”, ha sottolineato Monica Cirinnà. “Ma qual è la colpa imperdonabile di Camilla?“, si è domandata la senatrice Pd. Amara, amarissima la risposta. “L’amore. Sì, avete capito bene: l’amore per la sua compagna, con cui attualmente convive.
Camilla, oggi, ha paura. Al punto da parcheggiare la sua auto a dieci minuti di distanza, nel timore di subire altra violenza. Proprio lei che, in quanto infermiera, si occupa del bene delle altre persone. Compreso quello di chi, invece, passa i propri giorni a causare il male altrui. È anche per lei che approveremo alla Camera la legge contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia. Sapendo che quella su Camilla è solo una delle tante violenze che gay, lesbiche, bisessuali e trans subiscono quotidianamente. Perché non può essere l’amore a doversi nascondere. L’odio, invece, quello sì. Per la vergogna, oltre che per legge“.
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