È un grande passo avanti contro le discriminazioni, l’odio e le violenze. Con lo stesso impegno e la stessa tenacia inizieremo il percorso al Senato. L’Italia raggiungerà questo traguardo di civiltà.
Così Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge contro l’omotransfobia, l’abilismo e la misoginia, ha festeggiato sui social l’approvazione avvenuta poche ore fa alla Camera dei Deputati, con 265 voti favorevoli, 193 contrari e un astenuto. “Quando c’è da fermare violenza e odio il Pd combatte, sempre. Ora presto approvazione al Senato, per un’Italia più umana e civile“, ha twittato Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico.
“Siamo a metà di un cammino che stiamo percorrendo con tenacia e coraggio, con l’obiettivo di rendere questo paese un po’ più civile e inclusivo“, ha commentato la senatrice Monica Cirinnà. “Il testo approvato dall’Aula di Montecitorio è un testo solido, completo, migliorato in molti suoi punti grazie ad un lavoro lungo e accurato, che la maggioranza ha condotto sotto la guida sapiente del nostro Alessandro Zan, in armonia e coinvolgendo anche senatrici e senatori, replicando il modello della “bicameralina” già sperimentato con successo in occasione dell’approvazione della legge sulle unioni civili. Proprio per questo, ci sono tutte le condizioni per una rapida approvazione del testo anche in Senato. Come senatrice, e come responsabile Diritti del Partito democratico chiedo che si proceda appena possibile alla calendarizzazione in Commissione: la qualità del lavoro svolto alla Camera – moltissime audizioni, una discussione serrata su tutti i dettagli del testo – ci consentirà di accelerare e di arrivare presto al risultato senza inutili rallentamenti né strumentalizzazioni. Il Partito democratico si impegna fin d’ora per questo. Nessuna esitazione ci è consentita, non c’è più tempo da aspettare per far fare al nostro paese un ulteriore passo avanti verso libertà, eguaglianza e inclusione, nel segno della prevenzione e del contrasto della discriminazione e della violenza. Andiamo avanti!“, ha concluso Cirinnà.
“Il ddl contro l’omolesbobitransfobia fa un enorme passo avanti con l’approvazione della Camera dei Deputati“, ha dichiarato il Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli Valerio Colomasi Battaglia. “È una vittoria di chi per questa legge ha lottato per anni, dentro e fuori le istituzioni. È una vittoria della nostra comunità. Una vittoria parziale, ma pur sempre una vittoria. Grazie a chi ha combattuto per questo risultato. La battaglia, però, non è ancora finita e manca il passaggio forse più faticoso, quello del Senato. Tiriamo un piccolo sospiro di sollievo ma prepariamoci a una lotta dura e sfiancante per arrivare al traguardo. Noi saremo vigili e pront* a presidiare centimetro per centimetro il campo fino alla fine; per noi, per la nostra comunità e per il Paese intero. Buona lotta!“.
“Appena approvato alla Camera il DDL Zan contro l’omotransfobia una passo avanti verso la civiltà e il rispetto“, ha cinguettato Vladimir Luxuria. “Adesso il ddl Zan passa al Senato. Non dobbiamo mollare la presa. Facciamo respirare la società: liberiamola dai veleni dell’odio e della paura!“, ha scritto Laura Boldrini.
“Finalmente la Camera approva la legge contro l’Omotransfobia. Una legge che questo Paese aspettava da troppo tempo“, ha twittato la deputata 5 Stelle Gilda Sportiello.
In aula si sono levati anche i voti favorevoli di alcuni deputati di Forza Italia, che hanno così preso le distanze dalle parole del leader Silvio Berlusconi. “Ho combattuto da sempre per riconoscere e consolidare i diritti“, ha precisato Renata Polverini, ex sindacalista nonché ex presidente della Regione Lazio. “Voglio dedicare questo voto a tanti ragazzi e ragazze che hanno sofferto. E agli elettori di Forza Italia che mi hanno raggiunto per dire che condividevano la mia posizione“.
“Non c’è nessuna legge bavaglio, lo ribadisco“, ha invece rimarcato Giulia Bertolozzi. “Annuncio con orgoglio il mio voto favorevole al DDL Zan. Oggi riconosciamo la pari dignità sociale“. Più breve ma perentoria Stefania Prestigiacomo: “Dichiaro il mio voto favorevole. La mia storia politica nelle file di Forza Italia parla per me“. Di tutt’altro tipo l’opposizione portata avanti dai deputati di Fratelli d’Italia, che si sono imbavagliati in aula dopo aver sventolato cartelli con sopra scritto ‘libertà’.
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Ben scritto Franzc! Luigi19 (e con lui tutte le sue multiple false identità troll) in questo momento starà nervosamente sgranando il rosario e ingurgitando malox a volontà.
PER LUIGI19 alias tutti gli altri nomignoli dietro i quali si cela per paura , una grande pernacchia alla Eduardo ( de Filippo , considerata la tua ignoranza) ! E la seconda gliela riservo alla definitiva approvazione in Senato.