Elisabetta Canalis maître à penser del pensiero destrorso italiano? A leggere in questi giorni i quotidiani online e i social network, pare proprio di sì. L’ex velina, ora in pianta stabile negli States, ha condiviso nelle scorse ore su Instagram un pensiero circa alle polemiche che nelle ultime settimane hanno catturato l’attenzione dell’opinione pubblica. Ci risiamo con il politically correct, nemico numero uno di comici pugliesi, rapper brianzoli e anche showgirl sarde.
“Vedo con preoccupazione persone completamente fuori di testa che ci impongono via social cosa sia giusto o sbagliato, cosa dobbiamo dire o cosa non dobbiamo, tutto in nome dell’uguaglianza o dei pari diritti”, ha tonato la pasionaria Elisabetta Canalis, colpita nel profondo dalle obiezioni di chi crede ancora nel buonsenso, anche in rete. Le sue parole hanno stuzzicato l’interesse anche di due leader politici che fanno della battaglia a ogni forma di prudenza nell’esposizione una loro bandiera: Giorgia Meloni e Matteo Salvini (sostenuto dall’immancabile Pillon). Le teste di Fratelli D’Italia e della Lega hanno infatti rilanciato attraverso i loro profili social alcune frasi di Elisabetta Canalis. Ecco l’estratto:
Penso che la direzione che stiamo prendendo è quella del dovere esprimere un pensiero a senso unico, censurando e censurandoci per il terrore di essere bollati come misogini, omofobi o razzisti. L’Italia è un Paese libero e così dovrebbe rimanere. L’Europa non deve omologarsi alle follie del politically correct che si vedono sempre più spesso altrove, anche perché a livello di diritti umani e di umanità in generale abbiamo tanto da insegnare a molte nazioni.
“Sottoscrivo le parole di Elisabetta Canalis”, Matteo Salvini contro il politically correct
“Le parole coraggiose di Elisabetta Canalis contro il pensiero unico, sottoscrivo”, il commento di Matteo Salvini, che sottolinea lo stato di libertà in Italia, messo a rischio da presunti movimenti censori che ostacolarebbero il pluralismo di idee e riflessioni. Che i sondaggi sulle intenzioni di voto in Italia non vengano esaminati dalla tv americana? Possibile. L’allusione dei messaggi social, con il riferimento alla misoginia e all’omofobia, non può che essere comunque al DDL Zan, il disegno di legge strettamente connesso a reati di odio per tali ragioni, al centro del dibattito politico. Vale la pena ricordare ancora una volta che la Zan non condanna le opinioni, ma amplia lo spettro di aggravanti già previste dalla Legge Mancino.
Ça va sans dire, il disegno non è mai citato nelle parole della showgirl. Si respira nell’aria, ma non appare mai, evanescente come l’odore del petto di pollo alla piastra (sic) in una cucina vegana. Una forma di auto-censura, perché va bene esporsi, ma sempre fino a un certo punto. Tanto ci pensano gli altri a completare l’opera.
https://www.instagram.com/p/CPAos5DD2Y5/
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Personaggio di grande spessore...anche un'ameba ha un sistema nervoso centrale più sviluppato di questa qua
E chi cazz 'è ?
Ognuno hai i riferimenti politici e culturali che si merita...