Gli attacchi alla comunità LGBTQ+ da parte degli Stati rossi americani non si fermano. L’ultimo colpo arriva dal Dipartimento della Salute della Florida, che ha posto un altro paletto nella sua battaglia per ostacolare l’accesso ai trattamenti e alle cure mediche alle persone trans*.
La Florida, che recentemente ha registrato un imponente aumento di commenti omofobi online a seguito della famigerata legge “Don’t Say Gay”, è uno degli Stati che più stanno ostacolando la comunità transgender diffondendo anche disinformazione e studi “scientifici” estremamente errati.
Il nuovo passo indietro che i legislatori floridiani hanno deciso di intraprendere è quello di vietare a Medicaid – il programma federale sanitario che fornisce un’assicurazione per l’accesso alle cure mediche alle famiglie e agli individui con basso reddito – di coprire anche le cure per l’affermazione di genere delle persone trans*. Il 10 agosto la Florida Agency for Health Care Administration ha approvato il nuovo budget di di 36,2 miliardi di dollari per il programma medico statale.
Come si può immaginare, le regole del nuovo programma prevedono che non rientrino più nei costi coperti dall’assicurazione terapie ormonali, bloccanti della pubertà, gli interventi chirurgici di affermazione del sesso e, testuali parole dal comunicato stampa ufficiale, «qualsiasi altra procedura che alteri le caratteristiche sessuali primarie o secondarie».
La decisione non arriva come una sorpresa. Nei mesi scorsi, le preoccupanti dichiarazioni di Joseph Ladapo, chirurgo generale della Florida, avevano fatto pensare che un imminente colpo alle persone transgender fosse dietro l’orizzonte. Nel documento diffuso dal medico conservatore si legge come lo stesso sconsigli «alcuni trattamenti farmaceutici, non farmaceutici e chirurgici per la disforia di genere». Il tutto accompagnato da una serie di dati tratti da studi citati in modo generico o presi da fonti apertamente anti-trans*.
Le affermazioni che sono state fatte da Ladapo e dai suoi collaboratori riguardo i pericoli e i danni di questi trattamenti sono stati ovviamente smentiti a più riprese ma sono bastati per innescare le nuove norme di Medicaid, che entreranno in vigore dal 21 agosto.
«Invece di seguire la scienza, i dati o gli esperti, l’Agenzia della Florida per l’amministrazione sanitaria ha invece scelto di interpretare erroneamente gli studi, ignorare le prove e dare credito al pregiudizio»
Questa è stata la dichiarazione di Sarah Warbelow, direttrice legale della Campagna per i Diritti Umani, che in una nota ha aggiunto: «Questa nuova regola è l’ultimo esempio dell’amministrazione DeSantis che prende di mira vergognosamente i floridiani transgender. L’amministrazione del Governatore pensa di sapere più dei residenti e dei fornitori di servizi sanitari della Florida».
La notizia ha mosso immediatamente i gruppi e le organizzazioni di attivisti, tra cui Lambda Legal, Southern Legal Counsel, Florida Health Justice Project e National Health Law Program, che hanno condannato il governatore DeSantis e l’organizzazione medica della Florida per aver messo in pericolo la vita delle persone trans*.
Gender-affirming care is healthcare. Providing access to life-saving treatment should be based on facts — not discrimination. https://t.co/lioAAjbm20
— Human Rights Campaign (@HRC) August 13, 2022
In una nota congiunta le associazioni hanno dichiarato: «Questa regola rappresenta una pericolosa escalation nello zelo politico del governatore DeSantis per perseguitare le persone LGBTQ+ in Florida, e in particolare i giovani transgender. Lambda Legal, Southern Legal Counsel, Florida Health Justice Project e National Health Law Program denunciano lo sforzo crudele della Florida di privare i floridiani transgender su Medicaid della capacità di accedere alle cure mediche essenziali, necessarie dal punto di vista medico e spesso salvavita».
Rappresentanti di Medicaid e della Florida Agency for Health Care Administration non hanno ancora rilasciato dichiarazioni a riguardo.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.