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Il 41% dei giovani LGBTQ+ d’America ha pensato al suicidio nell’ultimo anno

E il 14% l’ha seriamente tentato. Colpa anche, se non soprattutto, del clima d’odio politico con centinaia di leggi omotransfobiche presentate.

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Il 41% dei giovani LGBTQ+ d'America ha pensato al suicidio nell'ultimo anno - TREVORSURVEY23 KeyFinding 1 - Gay.it

Circa il 41% dei giovani LGBTQ+ d’America ha confessato di aver preso seriamente in considerazione il suicidio nell’ultimo anno, mentre circa il 66% ha precisato come l’ondata di leggi omotransfobiche ha influito negativamente sulla propria salute mentale. Sono numeri che emergono da un’indagine nazionale sulla salute mentale dei giovani LGBTQIA+ condotta da The Trevor Project, organizzazione che si occupa proprio degli adolescenti LGBTQ+. L’indagine ha coinvolto 28.524 giovani LGBTQ+ di età compresa tra 13 e 24 anni tra il 1° settembre e il 12 dicembre 2022.

Quasi un giovane LGBTQ+ su tre ha affermato che la propria salute mentale è molto bassa “la maggior parte delle volte” o “sempre”, a causa proprio delle oltre 400 leggi anti-LGBTQ+ presentate in tutti gli Stati d’America.

Il 41% dei giovani LGBTQ+ d'America ha pensato al suicidio nell'ultimo anno - TREVORSURVEY23 SR 2 age - Gay.it

 

Tra gli intervistati che hanno rivelato di aver pensato al suicidio, coloro che si sono identificati come transgender, non binari e/o persone di colore hanno riportato tassi più elevati di ideazione suicidaria rispetto ai loro coetanei. Circa il 67% dei giovani LGBTQ+ ha riportato sintomi di ansia nell’ultimo anno e il 54% dei giovani LGBTQ+ ha riportato sintomi di depressione nello stesso arco di tempo. I tassi di ansia e depressione sono, in media, del 18,5% più alti tra i giovani trans e non binari rispetto ai giovani cisgender.

Se il 41% dei giovani ha pensato al suicidio, con quasi la metà tra i 13 e i 17 anni, il 14% l’ha realmente tentato.

La dottoressa Ronita Nath, vicepresidente The Trevor Project, ha dichiarato a The Daily Beast:

Oltre a una crescente crisi di salute mentale tra i giovani della nazione, stiamo anche negoziando un clima politico sempre più ostile che ha tragicamente posto i giovani LGBTQ al centro di una questione politica, che sta avendo un impatto negativo sulla loro salute mentale”.

Se l’81% dei giovani LGBTQ+ ha affermato di volere assistenza sanitaria mentale, il 56% ha dichiarato di non potervi accedere. Il 51% dei giovani LGBTQ+ e il 64% dei giovani trans e non binari hanno riferito di essersi sentiti discriminati nell’ultimo anno, rispettivamente a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Il 24% dei giovani LGBTQ+ e il 27% dei giovani trans e non binari hanno riferito di essere stati fisicamente minacciati nell’ultimo anno, rispettivamente a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere.

Il sondaggio ha rilevato che i giovani LGBTQ+ che hanno avuto accesso a case, scuole, eventi della comunità e spazi online di ascolto e aiuto hanno riportato tassi più bassi di tentati suicidi e disagio mentale rispetto a quelli che non ne hanno avuto la possibilità.

Le politiche scolastiche contro gli abusi e la formazione degli insegnanti potrebbero aiutare a migliorare gli ambienti scolastici per gli studenti queer, ha ribadito il Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) nel suo rapporto semestrale sul comportamento a rischio dei giovani, pubblicato lo scorso febbraio. Il CDC ha suggerito che le scuole dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di collaborare con le organizzazioni LGBTQIA+ e le parti interessate per implementare strategie globali di prevenzione della violenza e del suicidio.

Gli adulti fidati – come mentori, insegnanti qualificati e personale – possono aiutare a promuovere la connessione scolastica, in modo che gli adolescenti sappiano che le persone intorno a loro si prendono cura di loro, del loro benessere e del loro successo“, ha scritto il CDC. “Le scuole possono fornire un’istruzione che fornisca agli adolescenti competenze essenziali, come comprendere e garantire un vero consenso sessuale, gestire le emozioni e chiedere ciò di cui hanno bisogno“.

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Fonte: LGBTQNation

 

Foto di Dilan NaGi su Unsplash

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