Basta spot in cui le bambine giocano con le bambole e i bambini con le macchinine.
A poche settimane dal Natale, con le tv bombardate da promozioni, la Spagna ha ufficialmente messo al bando gli stereotipi di genere all’interno delle pubblicità per i più piccoli. È infatti partito ieri il nuovo codice di autoregolamentazione, al fine di promuovere un’immagine plurale, egualitaria e priva di stereotipi di genere tra i più piccoli.
#HuelgaDeJuguetes (Sciopero dei Giocattoli) l’hashtag lanciato per la campagna “Il gioco non ha genere”, con uno spot promozionale ideato dal governo che guarda ad uno sciopero indetto da alcuni giocattoli con un’animazione in puro stile Disney, rivolta principalmente ai più piccoli. Nel video della campagna, un “attivista” di giocattoli invita tutti gli altri giochi ad unirsi allo sciopero per porre fine ai ruoli di genere imposti nei negozi, affinché i giocattoli abbiano “il diritto di giocare con il 100% dei bambini, e non più con il 50%”. I giocattoli del video chiedono ad educatori, padri, madri, ragazzi e ragazze di prendersi una pausa e di riflettere sul sessismo che circonda questi giocattoli.
“Un giocattolo che può giocare solo al 50% non è un giocattolo felice”, precisa lo spot, con aziende produttrici di giocattoli (Aefj), compagnie pubblicitarie e governo che hanno siglato l’accordo definitivo lo scorso aprile. 7 mesi dopo, quell’accordo è ora diventato operativo. L’obiettivo è quello di abbattere la pubblicità stereotipata, prevenire la sessualizzazione, promuovere un linguaggio inclusivo e un’immagine di parità tra bambini e bambine, evitando l’associazione automatica di specifici giocattoli a bimbi e/o bimbe.
Per volontà del governo, da oggi in poi i giocattoli non saranno più associati a specifici colori (rosa per le femminucce, azzurro per i maschietti) nè avranno indicazioni implicite o esplicite di genere. Negli spot in onda sulle tv di Spagna non si potranno più sessualizzare le immagini dei minori, nè si potranno più associare esclusivamente alle bambine giochi che coinvolgono lavoro domestico o bellezza e ai bambini giochi che riguardano attività di pilota di auto e moto, poliziotti, militari e tutto ciò che fino ad oggi è sempre stato inspiegabilmente considerato solo e soltanto per “maschi“.
Chi non rientrerà in questi paletti verrà cestinato, con gli spot vietati. All’interno del codice di autoregolamentazione pubblicitario, scrive OpenOnLine, sono state incluse inoltre raccomandazioni a sostegno dell’integrazione di bambini di altre etnie e di bambini diversamente abili.
Alberto Garzón, Ministro del Consumo e leader di Sinistra Unita, ha invitato le famiglie a mobilitarsi domenica 12 dicembre, per dire stop alle pubblicità sessiste. Rafael Escudero, responsabile della campagna pubblicitaria dell’iniziativa di governo, ha sottolineato come sia fondamentale “incoraggiare il consumo di giocattoli liberi da stereotipi di genere”, in vista di un Natale segnato da “giocattoli che promuovano l’uguaglianza di genere”.
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