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La Lego dice addio alle etichette di genere sui giocattoli: “Alimentano gli stereotipi”

Basta stereotipi secolari che etichettano le attività come adatte solo a un genere specifico.

La Lego dice addio alle etichette di genere sui giocattoli: "Alimentano gli stereotipi" - lego - Gay.it
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A pochi mesi dal primo set Pride interamente dedicato alla comunità LGBT, la Lego ha annunciato che sulle confezioni dei propri giocattoli non troverà più spazio l’etichetta “prodotto per bambini” o “per bambine”. Tutti i prodotti Lego saranno da ora in poi privi di etichette di genere. Online è già impossibile cercare giocattoli Lego per genere, con alcun prodotto dell’azienda etichettato come per ragazze o ragazzi.

“I benefici del gioco creativo sono avvertiti da tutti i bambini, eppure continuiamo a sperimentare stereotipi secolari che etichettano le attività come adatte solo a un genere specifico“, ha sottolineato la CEO Lego Julia Goldin. “Stiamo lavorando duramente per rendere Lego più inclusivo“, per “affrontare i pregiudizi di genere e gli stereotipi dannosi“. Il nostro compito è quello di incoraggiare i bambini e le bambine a giocare con set che tradizionalmente venivano visti come ‘non adatti a loro‘”.

D’altronde una ricerca commissionata dall’azienda danese al Geena Davis Institute ha fatto emergere risultati a dir poco inequivocabili, con il 71% dei bambini tra i 6 e i 14 anni intervistati che ha confessato di aver paura delle prese in giro nel caso in cui dovessero giocare con “giocattoli per ragazze”. La ricerca legata agli stereotipi di genere, riporta LaRepubblica, ha rimarcato come questi cliché di genere coinvolgano anche il modo in cui i genitori guardano al futuro dei propri figli. L’89% di papà e mamme associa la professione di ingegnere a un uomo, piuttosto che a una donna. Quando è stato chiesto loro di pensare a uno scienziato o a un atleta, hanno immaginato un uomo nel 70% dei casi.  

Una battaglia, quella delle etichette di genere sui giocattoli, sempre più attuale, con il Regno Unito apripista nel 2012 grazie alla campagna Let Toys Be Toys. Passati quasi 10 anni il fronte si allarga, con aziende di peso come Lego scese ufficialmente in pista.

 

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