Il rapporto fra artista e musa nel 2022 potrebbe suonare come un concetto ormai desueto, un po’ accademico, e che l’arte contemporanea non sembrerebbe contemplare più di tanto, Jouk Oosterhof la fotografa di Amsterdam che da 20 anni ritrae il suo vicino di casa trasformandolo in una sua delicata icona pop, ne ha fatto invece un punto di forza.
Jouk Oosterhof dopo il diploma alla Scuola di Belle Arti di Hag nel 1998 intraprende la carriera come fotografa freelance dividendosi tra ritratti, moda e pubblicità; ma sarà la collaborazione creativa di oltre 20 anni con Andrè, il suo ex vicino di casa a darle la popolarità;
Andrè viene ritratto spesso in abiti femminili nella sua casa pastello un po’ datata, e placido ammicca all’obbiettivo dell’ amica con assoluta noncuranza, da grande diva; un mix di stupore trasognato e gelida fermezza con il quale Jouk gioca a rimescolare i codici stilistici.
Com’ è iniziato il progetto fotografico con André?
È stata l’espressione del viso di André la prima cosa che mi ha attratto di lui. È amichevole, ma taciturno, e le sue emozioni possono essere difficili da leggere. Eravamo vicini di casa, un giorno è venuto a casa mia per lamentarsi della musica. Sebbene fosse turbato, il suo viso non lo comunicava. Questo aspetto stoico mi ha affascinato e ho iniziato a fotografarlo, è stato l’inizio di una relazione cresciuta lentamente ma solidamente che lo ha portato a diventare la mia musa ispiratrice.
André è la tua musa?
Quando ho voluto realizzare un’immagine personale per il mio decimo anniversario come fotografa professionista, è stato André a ispirarmi, e lentamente ho iniziato a rendermi conto della sua importanza.
Nuovamente l’anno successivo, quando mi è stato assegnato un lavoro per la rivista Playboy, e nel 2015, quando stavo lavorando ad un nuovo progetto fotografico personale, è nata l’idea di ritrarlo in abbigliamento femminile, è stato proprio quel momento che mi ha fatto capire per certo che per me era una musa, perché una musa significa, appunto, qualcuno che ispira chi crea.
È sempre fedele a se stesso, André mi ispira continuamente anche con il suo particolare tipo di bellezza.
Qual è il concetto di bellezza che vuoi comunicare ?
Cerco di trovare un atteggiamento o una forma che non faccia ancora parte della cultura dell’immagine che conosciamo così bene.
Hai una foto preferita di Andrè?
Ho due foto preferite. Uno di lui in abiti femminili, e l’ altra, nella quale indossa una parrucca e una tuta viola.
Entrambe le foto sono fatte con sottigliezza e delicatezza, per sentirsi naturali e relazionarsi con l’età e il carattere di André. Ma senza restrizioni al suo sesso o alle sue preferenze sessuali. Non volevo sembrasse un travestimento. Piuttosto, stavo pensando alla sua pelle, simile alla porcellana, e ai colori tenui, e alla gamma pastello della sua casa.
Quanto è presente l’aspetto sessuale nelle tue foto?
No, non si tratta di sessualità. Ma di una maggiore informazione sull’espansione ed evoluzione della cultura dell’immagine; e una riflessione sul perché ci sono così tante regole su come vestirsi o comportarsi.
Cosa pensa Andrè delle tue foto?
A volte lo fanno ridere. E ne è orgoglioso. Mi ha detto che gli piaceva essere coccolato, come il modo in cui lo stilista (Analik) lo veste. Gli fa ricordare il modo in cui sua madre lo vestiva. L’amicizia che abbiamo è importante e lo rende anche motivato a posare per me.
Hai dei progetti futuri che vorresti condividere con noi?
Sto lavorando ad un nuovo progetto sul’Uncle Gijs. È in un ospedale psichiatrico, un lavoro che mi aiuterà sicuramente ad ampliare i miei confini.
https://www.instagram.com/joukoosterhof/
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