82enne Guida Suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei ha difeso la Russia di Vladimir Putin dinanzi all’invasione dell’Ucrana, scaricando la colpa del conflitto sugli Sati Uniti d’America e sull’occidente, accusato di alimentare “caos sessuale” attraverso la propria “ignoranza”.
Paesi occidentali, ha tuonato Khamenei, “dove ci sono gravi vizi morali come l’omosessualità, che sono troppo vergognosi perché se ne possa anche solo parlare”. I “regimi d’occidente“, ha insistito l’Ayatollah, “promuovono l’immoralità in un modo più diffuso e organizzato perfino rispetto all’età dell’ignoranza pre-islamica”. La civiltà occidentale, a suo dire, si è così tramutata “nella moderna età dell’ignoranza”.
“In Ucraina siamo favorevoli a fermare la guerra“, ha continuato l’Ayatollah, ma è “l’America che ha portato l’Ucraina a tutto questo, intromettendosi negli affari interni di quel Paese, innescando proteste contro i governi, rivoluzioni di velluto e cambi di governo”. “Siamo contro la guerra e la distruzione, ovunque nel mondo. Questa è la nostra ferma posizione. Non approviamo che le persone vengano uccise e che le infrastrutture dei Paesi siano distrutte”, ha aggiunto la Guida Suprema dell’Iran in un discorso televisivo alla nazione.
Nel suo discorso di un’ora sulla guerra in Ucraina, il leader supremo non ha menzionato nemmeno una volta la Russia. “Il sostegno dei governi occidentali alle amministrazioni e ai politici che sono stati insediati proprio da loro è un miraggio“, ha proseguito, citando come esempio il caotico ritiro delle forze occidentali guidate dagli Stati Uniti dall’Afghanistan, caduto in mano ai talebani.
Se il popolo ucraino avesse sostenuto pienamente il proprio governo, ha affermato Khamenei, non sarebbe dove si trova oggi. Parole che rilanciano la posizione del governo iraniano sull’attuale conflitto nel cuore dell’Europa. La scorsa settimana il presidente Ebrahim Raisi è stato tra i primi leader mondiali a parlare con Vladimir Putin. A suo dire l’espansione della NATO verso est rappresenterebbe una “seria minaccia” contro la sicurezza e la stabilità delle nazioni indipendenti. Anche il ministero degli Esteri iraniano ha puntato il dito contro la NATO.
In Iran, va ricordato, dli atti omosessuali sono illegali e punibili con pene che vanno da 31 frustate (per atti omosessuali diversi dal sesso anale) a 100 frustate, fino alla morte. Dal 1979 ad oggi, il regime iraniano ha giustiziato tra i 4.000 e i 6.000 gay. Nel 2019 il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javid Zarif aveva così giustificato le esecuzioni delle persone omosessuali: “La nostra società ha principi morali, e secondo questi principi noi viviamo … Questi sono principi morali riguardanti il comportamento delle persone in generale, la legge è rispettata e tu devi rispettare le leggi “.
Lo scorso anno l’ayatollah Abbas Tabrizian ha attaccato il vaccino contro il Covid-19, perché a suo dire farebbe “diventare gay!”. Il mese scorso Mehrdad Karimpou e Farid Mohammadi sono stati giustiziati nella prigione di Maragheh, nel nord-ovest dell’Iran. I due uomini erano stati arrestati sei anni or sono per “sodomia“, e sempre per “sodomia” sarebbero stati impiccati.
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