In trionfo agli ultimi Golden Globe grazie a Io Sì (Seen), canzone portante di La vita davanti a Sè di Edoardo Ponti, Laura Pausini punta ora gli Oscar 2021, grazie alla nomination strappata insieme alla leggendaria Diane Warren e a Nicolo Agliardi. Dovesse vincere l’ambita statuetta, Laura diventerebbe la prima cantante italiana a riuscire nell’impresa.
Nel corso di una conferenza stampa pensata e realizzata per celebrare la storica candidatura, via Corriere della Sera, la cantante ha espresso anche la propria opinione sulla nota ufficiale diffusa dal Vaticano, con la quale è stato ribadito il divieto assoluto di benedizione per le coppie LGBT.
Non credo sia il pensiero del Papa. Le persone omosessuali hanno diritto di essere una famiglia, sono figli di Dio come tutti gli esseri umani che vogliono amarsi. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Dobbiamo creare una legge sulle unioni civili per coprire tutti legalmente.
Legge che già esiste, fortunatamente, dal 2016, se non fosse che non contempli i bimbi delle famiglie arcobaleno, estromessi causa stralcio di quella stepchild adoption che anche la Consulta ha ormai definito trapassata. Bisogna intervenire, immediatamente, per dare uguali diritti a tutti i bambini di tutte le famiglie. Laura poi sbaglia nel credere che quanto diffuso dal Vaticano “non sia il pensiero del Papa“, perché la tanto discussa nota è stata approvata, sottoscritta e certificata da Papa Bergoglio, trainato da una buona stampa, da dichiarazioni contraddittorie su tematiche LGBT e aiutato da quel volto gentile che da sempre suscita reazioni più contenute rispetto ai duri tratti del predecessore Ratzinger.
Laura ha poi preso di petto il tema della ‘diversità’, mai come quest’anno centrale agli Oscar del 2021: “È una parola che non mi piace e che amo allo stesso tempo. Vivo circondata dalle diversità che mi fanno crescere, insegnare a mia figlia, riflettere sulle cose. Se non ci fosse la diversità la vita sarebbe una noia mortale, ma enfatizzare la parola in modo denigratorio mi infastidisce“.
Tutto questo cullando un nuovo sogno. Tornare a Sanremo, ma da conduttrice: “La Rai me lo ha chiesto qualche anno fa insieme a Paola Cortellesi. Non mi sentivo in grado. Se me lo richiedessero non accetterei mai la direzione artistica perché sono plagiabile e farei partecipare i miei preferiti, i miei amici. Ma l’anno prossimo vorrei far uscire il mio nuovo disco“. Con un Oscar in copertina?
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