Mentre Donald Trump continua a delirare su Twitter ribadendo di aver vinto le elezioni, Joe Biden prepara l’insediamento del 20 gennaio prossimo alla Casa Bianca. Il neo presidente ha già annunciato che nei primi 100 giorni farà approvare l’Equality Act, così come farà cadere il divieto alle persone trans nell’esercito voluto dal tycoon.
Tutta la comunità T d’America vuole voltare pagina dopo 4 anni da incubo vissuti a causa di Trump, come sottolineato da Laverne Cox, volto di Orange is the New Black che ha applaudito il primo discorso presidenziale di Biden, primo storico presidente a nominare le persone trans nel suo ringraziamento post-elettorale.
Intervistata dall’Hollywood Reporter, Laverne Cox si è detta “fiduciosa” nei confronti di Biden. “È emozionante sentire la parola transgender pronunciata da un presidente appena eletto. Ma la domanda è: cosa sarà fatto dalla politica per sostenere la nostra comunità?”. “Quando si tratta di politica sono intersezionale. Faccio parte della comunità trans. Sono una persona di colore. Sono una donna interessata alla giustizia economica per i poveri e la classe operaia. Sono anche una persona interessata al fatto che tutti abbiano accesso all’assistenza sanitaria. Quindi, sono fiduciosa ed entusiasta che l’amministrazione entrante abbia preso un impegno per la comunità LGBTQ +, ma spero anche che ci saranno politiche a sostegno di tutti coloro che sono emarginati in questo paese“.
Biden ha presentato una ricca piattaforma sui diritti LGBT + prima delle elezioni, facendo tutta una serie di promesse progressiste, ma la comunità teme che queste riforme possano essere ostacolate senza il controllo del Senato. Fondamentali saranno i due ballottaggi che si terranno il 5 gennaio prossimo. Dovessero essere vinti dai democratici, Biden avrebbe la maggioranza anche al Senato. In caso contrario quest’ultimo rimarrebbe in mano repubblicana, con tutte le conseguenze del caso.
Laverne Cox, nel celebrare Biden, ha voluto ricordare anche l’amministrazione Obama. Con un pizzico di nostalgia.
Quando penso ai presidenti che hanno pronunciato la parola transgender, penso che sia stato Barack Obama il primo in carica a farlo. Anche l’amministrazione Obama aveva in atto politiche specifiche per proteggerci. Mi vengono i brividi ogni volta che penso a Loretta Lynch, procuratore generale di Obama che nel 2016, dopo la folle proposta di legge transfobica sui bagni della Carolina del Nord, tenne una conferenza stampa e annunciò che l’amministrazione Obama avrebbe citato in giudizio lo Stato della Carolina del Nord per la loro legge discriminatoria. Fondamentalmente disse: “Ti vediamo, ti ascoltiamo e faremo tutto il possibile per proteggerti”. Fu un momento monumentale.
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