La fluidità dell’abito continua a far parlare di sé nella moda uomo. E questa volta diventa fulcro delle passerelle milanesi e anche di quelle parigine. Tra look ispirati al mondo della montagna e un nuovo romanticismo, i big della moda hanno declinato capi dell’abbigliamento femminile a quello maschile. Per una moda sempre più fluida e unisex, dove quella linea immaginaria tra abbigliamento femminile e maschile sembra svanire.
Processo già messo in atto da brand come Gucci, con Alessandro Michele, o Marco Rambaldi, che a febbraio sfilerà sui canali social di Valentino. I due brand, ognuno con la sua estetica, hanno da sempre portato in passerella un’immagine dell’uomo più raffinata, dolce, pura e dall’estetica genderless.
Oggi la strada, da loro un tempo spianata, sembra continuare, e sembra essere calpestata anche da altri brand. Così per la moda autunno-inverno 2022/2023 le proposte moda si arricchiscono di gonne, vestiti, gioielli vistosi e scarpe dal fascino femminile. Il capo fluido piace sempre di più e approda sulle passerelle invernali 2022/23.
Si parte dalle gonne di Dolce&Gabbana, abbinate a maxi sweater logati e anfibi, fino ad arrivare alle body chain gioiello e long sleeve trasparenti che mettono in mostra il corpo fit e muscoloso dell’uomo. Jordanluca, brand fondato da Jordan Bowen e Luca Marchetto nel 2018, porta in passerella gonne a pieghe maschili applicate a tailleur femminili composti da giacca e gonna. Ma anche l’ultimo show di Louis Vuitton disegnato da Virgil Abloh ha visto sfilare gonne in tulle e a ruota. Una sfilata omaggio in ricordo del defunto direttore creativo. Un sfilata onirica, in uno spazio metafisico dove tutto è possibile.
Il mondo della moda era in trepida attesa per il debutto milanese in presenza di J.W Anderson che, a causa della situazione pandemica, ha presentato la sua collezione autunno-inverno 2022/23 in formato digitale. Il creativo porta in passerella un guardaroba condiviso, fluido, pop, frizzante e leggero nel suo saper essere divertente.
Durante lo show, infatti, ha sfilato la collezione uomo e la pre-fall donna, ma i capi indossati erano gli stessi. Chiaro messaggio di gender revolution. E quindi stesso cappotto e stesso vestito per lei e per lui.
Etro inizia il suo viaggio nell’Università Bocconi di Milano. Per Kean Etro la collezione doveva essere presentata «in un luogo di sapere dove chi si forma inizia un viaggio verso destinazioni insondate e inesplorate, lontane ma raggiungibili».
E così il viaggio si riempie di vestaglie in velluto, maglioni con il lupo in jacquard, completi in velluto liscio, ma anche sciarpe portate come un bustier stretto sui fianchi o camicie con maniche puffy. Tantissimi gli ospiti, soprattutto della Gen Z, tra cui Pietro Turano, intervistato dal nostro Direttore a proposito di Eclissi, podcast di 6 puntate condotto dal giovane.
Sempre più fluidi anche gli accessori. Se ormai la maxi, midi o mini borsa da uomo è stata sdoganata, adesso tocca a scarpe e gioielli. E parliamo delle Mary Jane. Anche qui precursore fu Gucci, che le portò in sfilata per l’uomo già nell’autunno-inverno 2020/21, indossate poi da Harry Styles ai Brit awards del 2020.
Oggi le Mary Jane shoes tornano a sfilare ai piedi di Fendi e di J.W Anderson. I gioielli diventano vistosi e maxi nello show di Prada, mentre Fendi punta tutto sulle perle, dal collier con il logo FF fino al singolo orecchino.
Da Milano a Parigi. AMI Paris per il suo show abbraccia le sue radici e porta in passerella un guardaroba free, lussuoso, quintessenza del gusto parigino. L’uomo AMI è romantico, pop ed elegante. La collezione comprende una ricca varietà di silhouette e porta in passerella pezzi unisex: facili da indossare, che trascendono il genere, l’età e le tendenze. Un mix perfetto di forme rilassate degli abiti uomo e silhouette delicate e body-conscious della donna.
La collezione si riempie di tailleur morbidi, maxi pellicce, camicie trasparenti con l’iconico logo Ami de Coeur o boa dalle nuance scure, chiare e lilla. La collezione si arricchisce dell’estetica fluida grazie anche ai gioielli (collane, orecchini e bracciali) realizzati in collaborazione con il brand londinese Alan Crocetti.
“Ci siamo resi conto che quando la gente parla di inclusività, in realtà sta parlando di esclusività. Volevamo mostrare che ci vuole un po’ di tutto per creare un mondo”, ha dichiarato Kevin Nompeix, che insieme a Florentin Glemarec, forma il duo di Egon Lab. Per loro la moda è quindi inclusiva, dal casting agli outfit, come ad esempio i look con pantaloni flared e sopra delle gonne da uomo.
Anche Lemaire porta in passerelle look fluidi: coat, overcoat e blazer. “Possiamo fare solo metà del lavoro. Il resto è il modo in cui le persone si muovono, come fanno loro questo stile e lo rendono personale”, hanno dichiarato Christophe Lemaire e Sarah-Linh Tran.
Dior invece crea un dialogo tra passato e futuro. Kim Jones per la fall-winter 2022/23 omaggia il fondatore della maison Christian Dior e realizza delle giacche uomo con la silhouette della iconica Jacket Bar del 1947.
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