100.000 persone hanno ieri attraversato le strade di Napoli per il Pride cittadino più partecipato di sempre. Ma a rovinare la festa a due giovani romani sono stati due coetanei. I due ventenni arrivati in città per partecipare alla sfilata sono stati insultati e presi a cinghiate alle 4 di notte in via Santa Brigida da un diciottenne di Marano e da un sedicenne di Villaricca.
Agli insulti omofobi uno dei due ragazzi di Roma ha reagito, scatenando la reazione dei teppisti. Scesi dall’auto hanno iniziato a prenderli a pugni e a cinghiate, per poi scappare. Allertati i carabinieri, i due omofobi sono stati fermati e denunciati dai militari del nucleo Radiomobile e della stazione Borgoloreto, come riportato da LaRepubblica. I due ventenni di Roma sono stati invece soccorsi all’ospedale San Paolo, con prognosi di cinque giorni.
Solidarietà ai ragazzi da parte del Comune di Napoli, che ha esplicitato la propria “ferma condanna in merito all’aggressione omofoba. L’episodio non sporca la forza di una manifestazione straordinariamente partecipata dalle associazioni, dagli attivisti e dai singoli cittadini per confermare la natura accogliente di Napoli in cui ci si batte tutti i giorni per l’uguaglianza dei diritti”.
Nelle stesse ore, è comparsa la scritta “LGBT mer*a” su un muro della villa comunale di Torre Annunziata, ovvero nell’esatto luogo dove era arrivato il Vesuvio Pride lo scorso 4 giugno. “Chiediamo alla Commissione prefettizia del Comune di Torre Annunziata, che ha sostenuto e patrocinato l’evento Pride, di far rimuovere immediatamente la scritta e chiediamo alla Città Metropolitana di Napoli e al Liceo Pitagora di illuminare in Rainbow la facciata del palazzo che va sulla villa comunale, illuminazione prevista per il Vesuvio Pride e bloccata dalla Dirigente scolastica del Liceo“, hanno tuonato gli organizzatori.
Foto cover, Facebook Arcigay Napoli – Stefano Albamonte
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