Dopo l’introduzione del pronome neutro hen, la Norvegia ci delizia con un’altra notizia direttamente dal mondo dello sport: nella squadra di salto con gli sci maschi e femmine gareggiano insieme.
La decisione di fondere i due gruppi in una squadra “unisex”, risale allo scorso Maggio 2021, ma già dal 2018 la federazione norvegese aveva stabilito che maschi e femmine si allenassero insieme per le olimpiadi di Pyeongchang nel 2018, dove vinsero cinque medaglie.
La fusione permetterebbe di analizzare meglio i salti e ottimizzare la preparazione di ogni atleta.
Come spiegato sul Wall Street Journal, il salto con lo sci è uno sport fatto di “fisica e aerodinamica, che richiede precisione, oggettività e calcoli numerici” e avere più dati può permettere alla squadra di studiare ogni movimento, determinando la velocità e i risultati ottenuti con maggiore precisione in vista delle prossime gare.
Ma la scelta ha ragioni anche puramente ideologiche: “È stato piuttosto naturale, perché la Norvegia è nota per l’uguaglianza di genere.” spiega Alex Stöckl, allenatore della squadra.
Nonostante una prima confusione da parte degli atleti maschi, l’allenatore della squadra femminile, Christian Meyer, spiega che la squadra femminile ha manifestato “un approccio più sistematico e riflessivo”, che ha portato subito maggiori benefici, dando possibilità ad entrambe le categorie di imparare a vicenda e sfruttare i rispettivi punti di forza.
Tuttavia, in molti notano che c’è ancora molto lavoro da fare in termini di parità: alle Olimpiadi di quest’anno, tra i cinque eventi dedicati al salto con gli sci, la squadra femminile può saltare solo da un trampolino normale, a differenza della controparte maschile, a cui è riservato anche quello più lungo.
Il capo della squadra, Clas Crede Brathen, confida che entro il 2030 le atlete potranno gareggiare tuffandosi anche da trampolini più alti – incluso il “volo con gli sci”, riservato anche fuori dalle Olimpiadi esclusivamente ad atleti uomini – ma sfortunatamente per le Olimpiadi 2026 di Milano e Cortina è ancora troppo tardi.
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