La Lega di Matteo Salvini non si smentisce mai, quando c’è da prendere in considerazione decisioni a trazione omotransfobiche. A Pisa l’amministrazione di centrodestra guidata da Michele Conti, la prima nella storia della città, ha infatti votato a favore di una mozione contraria alla legge contro l’omotransfobia, come riportato da CascinaNotizie.it.
Dura la reazione social di Ciccio Auletta di Diritti in comune (Una città in comune – Rifondazione comunista – Pisa Possibile), che ha parlato di “pagina nerissima” scritta “dal sindaco leghista Conti e dalla sua maggioranza. La destra omofoba ha definito il provvedimento “una legge che neppure il fascismo ha approvato”, rilanciando il binomio “eterosessualità-normalità”, e il dogma che l’unica famiglia è quella “naturale”, composta da un uomo e una donna. Si attaccano i percorsi di educazione alle differenze nelle scuole e si nega che nel paese gli episodi di omofobia e transfobia siano in costante crescita. È questo il tetro spettacolo messo in scena dal sindaco e dalla maggioranza, che ieri hanno sdoganato ufficialmente la libertà di discriminare e di odiare, imponendo la propria ideologia sul corpo e le vite degli altri. Mettendo nero su bianco che non tutt@ abbiamo gli stessi diritti. Quanto ascoltato in aula è gravissimo e costituisce quel substrato culturale e politico su cui si fonda la violenza contro le persone LGBTQI+“.
Duro anche Matteo Trapani capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale che su FB ha scritto: “Una vergogna. Il consiglio comunale di Pisa ha votato una mozione contro il ddl Zan. Una vergogna inaudita che in un’aula consiliare si passino due ore per limitare i diritti degli altri e non per trovare i modi per ampliare quelli di tutti“.
In due anni questa maggioranza di centrodestra è prima uscita dalla Rete Ready, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale e l’identità di genere, per poi negare addirittura il patrocinio gratuito del Comune al Toscana Pride 2019. Ora l’ennesimo affronto.
E pensare che proprio a Pisa, nel 1979, si tenne il primo storico Pride d’Italia.
Ahi Pisa , vituperio delle genti ! Ma si sa che , con i Fiorentini non è mai corso buon sangue. :-))) Si ride , ma la loro mozione è perdita di tempo , ininfluente ; quel che conta è la calendarizzazione e la tenuta dell'attuale maggioranza in Senato.