Una regione rurale nel sud della Polonia ha cestinato la mozione contro l'”ideologia LGBT” che l’aveva resa LGBT-Free Zone, dopo che l’Unione europea (UE) ha minacciato di tagliarle i fondi.
Nella giornata di ieri l’assemblea regionale di Swietokrzyskie, regione da oltre 1 milione di abitanti, ha votato per abolire la cosiddetta Zona libera da LGBT, come riportato da Euronews. Durante l’assemblea regionale 25 consiglieri di Swietokrzyskie hanno approvato una nuova risoluzione in cui si afferma che la costituzione polacca garantisce ai genitori il diritto di crescere i propri figli coerentemente con le proprie convinzioni e opinioni. Ma anche, e qui sta la novità, che la costituzione garantisce una “garanzia di uguaglianza e di trattamento equo per tutti”.
L’attivista LGBT + Bart Staszewski ha definito tutto questo come un “grande giorno per la Polonia e un grande successo di attivisti e società civile”. “Sono davvero commosso“, ha detto Staszewski all’Associated Press, secondo cui il governo conservatore polacco avrebbe chiesto alle autorità locali di diverse regioni di revocare le proprie risoluzioni omotransfobiche, in modo da evitare la tagliola europea su decine di milioni di finanziamenti.
Lo scorso luglio la Commissione europea aveva annunciato che avrebbe intrapreso un’azione contro Polonia e Ungheria per “violazioni dei diritti fondamentali delle persone LGBTIQ“. Successivamente la Commissione ha confermato che la Polonia avrebbe dovuto affrontare un’azione legale per non aver “risposto in modo completo e appropriato alla sua indagine sulla natura e l’impatto delle cosiddette “zone libere dall’ideologia LGBT“”. L’UE, proprio per replicare alla Polonia e all’Ungheria, ha approvato una risoluzione che ha dichiarato l’intera Europa una “zona di libertà LGBTIQ“.
Ad aprile la piccola comunità di Kraśnik, nella Polonia orientale, era diventata la prima città della Polonia a ritirare il suo status di “LGBT-Free Zone”, dopo che la Norvegia aveva minacciato di revocare una sovvenzione multimilionaria, mentre ad agosto la regione Malopolska non aveva sorprendentemente stracciato la risoluzione omofoba, buttando così centinaia di milioni di fondi UE. Secondo quanto riportato da Euronews, anche Cracovia dovrebbe presto bissare quanto fatto da Swietokrzyskie.
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