Il Comune di Roma ha trascritto due atti di nascita di due gemelli nati in Spagna figli di una coppia di donne italiane, residenti in Spagna. Roma ha così disobbedito alla direzione politica chiaramente espressa dal Governo Meloni, che con il suo pugno duro ha approfittato del vuoto normativo italiano, per esercitare una vera e propria esecuzione di annientamento della genitorialità omoaffettiva.
Il governo centrale italiano, tramite la circolare del Ministero dell’Interno, ha avviato la persecuzione delle famiglie omogenitoriali, allertando tribunali e procure e intimando ai sindaci di non procedere alle trascrizioni di figli di bambini di coppie omosessuali. La destra italiana attualmente maggioranza nelle due camere -ha anche avviato in Parlamento l’approvazione di una legge che renderebbe la gestazione per altri reato universale.
Venerdì 1° settembre 2023, il sindaco della capitale Roberto Gualtieri (Partito Democratico) ha quindi mantenuto la promessa fatta lo scorso Marzo, quando aveva chiaramente detto:
“In attesa di una auspicabile soluzione legislativa, procederemo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, fattispecie per la quale riteniamo l’indirizzo della giurisprudenza molto chiaro“
Durante l’atto di trascrizione in Campidoglio, oltre all’Ufficiale di Stato civile, erano presenti l’assessore alle Politiche del Personale, Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio, Andrea Catarci, e la Coordinatrice Ufficio Diritti Lgbt+ MarilenaGrassadonia. Quest’ultima ha sottolineato come il Comune di Roma e la giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Gualtieri vogliano stare “dalla parte di tutte le famiglie” ha dichiarato Grassadonia, che ha aggiunto “Questa firma è la conferma di una chiara assunzione di responsabilità da parte del sindaco Roberto Gualtieri e della sua amministrazione”
La richiesta di trascrizione da parte della coppia era arrivata via AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).
Una trascrizione analoga era stata registrata a Roma lo scorso giugno, quando il sindaco Roberto Gualtieri aveva trascritto i primi due atti di nascita registrati all’estero di figli di due mamme. In quel caso si trattava di un bambino nato in Francia da madri italiana e francese e di una bambina nata in Inghilterra, da una coppia di mamme italo-inglesi. In quell’occasione Gualtieri aveva colto l’occasione per mandare un coraggioso messaggio di resistenza alla pressione del Governo Meloni sulla genitorialità delle coppie omosessuali:
“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto“, aveva detto il sindaco di Roma “Roma Capitale, con coerenza, è in prima linea nella promozione dei diritti e contro ogni forma di discriminazione. Poniamo fine all’indefinitezza e alla mancata assunzione di responsabilità. È maturo il tempo di dare al Paese una legge chiara per le famiglie omogenitoriali, che garantisca gli stessi diritti che sono riconosciuti in tutta Europa. L’amministrazione, con questo gesto concreto, ribadisce con forza di essere al fianco della comunità Lgbt+. Rendiamo tutti insieme Roma una città che non discrimina nessuno, sempre più aperta, accogliente, inclusiva, una vera Capitale dei diritti per tutte e per tutti“.
Copertin: foto di Michele Bitetto su Unsplash
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