Sabato 16 luglio sarà tempo di Onda Pride anche a Verona, città da poco passata al centrosinistra grazie alla clamorosa vittoria di Damiano Tommasi sul sindaco uscente di Fratelli d’Italia Federico Sboarina. Duramente attaccato persino dall’ex vescovo di Verona, Tommasi ha ieri accolto le associazioni LGBTQ della città, ribadendo la svolta storica andata in scena nella città di Romeo e Giulietta.
Ed è qui che l’ex calciatore della Roma ha annunciato la sua presenza al Pride di sabato, con la fascia tricolore. A darne notizia il Comitato Verona Pride.
“Crediamo che questo fatto sia per noi e per Verona tutta un buon inizio, quel cambio di passo che ci si aspettava, possiamo dire un fatto storico per Verona: il sindaco al Pride. In tante e tanti ci hanno chiesto cosa ci aspettiamo da questa amministrazione, intanto dialogo e apertura. Crediamo che l’amministrazione Tommasi debba lavorare proprio sui temi dell’inclusività. Tante sono le emergenze a Verona a partire proprio da diritti, casa, lavoro, autodeterminazione. Un incontro semplice con parole semplici e chiare, insomma un buon inizio. Durante l’incontro il Sindaco Tommasi ci ha ribadito l’impegno della Giunta a togliere le mozioni omofobe del 1995, che domani compiono 27 anni dall’approvazione, e l’ingresso nella rete READY”.
Un debutto da ricordare per Tommasi, che ha così cancellato in un pomeriggio decenni di omotransfobia istituzionale, che avevano tramutato Veona nella Capitale della destra estrema. Come ricordare il Congresso delle Famiglie patrocinato dal Comune di Verona, oltre a quelle mozioni omofobe mai revocate dal 1995 ad oggi.
27 anni fa venne approvata la mozione n.336 a firma dell’allora consigliere Francesco Spiazzi (PPI). La mozione non solo definiva l’omosessualità come contronatura, ma prevedeva il respingimento della risoluzione A3-0028/94 del Parlamento Europeo che invitava gli Stati UE a porre fine alle discriminazioni tra omosessuali ed eterosessuali. Quella mozione, in sostanza, impegnava l’amministrazione comunale a non deliberare provvedimenti in favore dell’equiparazione delle coppie LGBTQ+. A quella mozione ne seguirono altre, e a causa proprio di quella mozione, ad oggi ancora attiva, la giunta non può deliberare “provvedimenti che parifichino i diritti delle coppie omosessuali a quelli delle famiglie naturali costituite da un uomo e una donna”. Per 27 anni il governo di centrodestra della città ha sempre cestinato qualsiasi ipotesi di stralcio. Ora, finalmente, quelle mozioni diverranno il passato.
Il Verona Pride di sabato partirà alle ore 17 da Piazza Bra.
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