Olanda, vince l’estrema destra di Geert Wilders. Che ne sarà dei diritti LGBTQIA+?

Un tempo tra i Paesi più progressisti al mondo, l'Olanda rischia seriamente di ingranare la retromarcia sul fronte dei diritti.

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Olanda, vince l'estrema destra di Geert Wilders. Che ne sarà dei diritti LGBTQIA+? - Geert Wilders - Gay.it
Geert Wilders, la foto social
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In Olanda l’estrema destra di Geert Wilders e del suo Partito per la Libertà ha vinto le elezioni olandesi, con 35 seggi su 150 conquistati. Per ora si tratta di exit poll, ma il colpo di scena è netto, perché i sondaggi della vigilia davano Wilders dietro la lista congiunta Socialdemocratici-Verdi, arrivati invece secondi con 25 seggi. 24 i seggi andati invece ai liberali di destra del Partito popolare per la libertà e la democrazia (VVD) del premier uscente Mark Rutte, guidato dalla leader Dilan Yesilgoz, mentre il Nuovo contratto sociale (Nsc) del cristiano-democratico Pieter Omtzigt ha guadagnato 20 seggi. Non avendo la maggioranza, Wilders dovrà ora trovare un alleato.

Il leader del Partito per la Libertà, da molti considerato “impresentabile” si dichiara cattolico, antifascista, filosemita, anti-islamista e anticomunista.  Tra i suoi alleati internazionali spiccano Netanyahu, Matteo Salvini, Le Pen e Farage. Proprio il leader della Lega, vicepremier nonché ministro delle infrastrutture del governo Meloni, ha così celebrato la vittoria di Wilders:

Congratulazioni all’amico leader del PVV e storico alleato della Lega, per questa straordinaria vittoria elettorale.  Una nuova Europa è possibile: appuntamento domenica 3 dicembre a Firenze“.

Olanda, vince l'estrema destra di Geert Wilders. Che ne sarà dei diritti LGBTQIA+? - Matteo Salvini e Geert Wilders - Gay.it

Un tempo tra i Paesi più progressisti al mondo, i Paesi Bassi hanno quindi virato verso la destra estrema, a pochi giorni dal trionfo choc di Javier Milei in Argentina. Nel 2001 l’Olanda era diventato il primo Paese al mondo a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso Ad oggi il Paese si trova al 14° posto su 49 Paesi d’Europa sul fronte dei diritti LGBTQIA+, secondo la Rainbow Map ILGA-Europa del 2023, a causa della mancata protezione contro i crimini generati dall’omobitransfobia e per permettere ancora oggi interventi chirurgici nei confronti delle persone intersessuali. La procedura viene eseguita su persone nate con cromosomi o caratteristiche sessuali atipiche. Sebbene sia vietata in molti paesi europei, viene ancora effettuato nei Paesi Bassi. La nuova legge antidiscriminazione del Paese, invece, non include le persone asessuali, le persone trans e intersessuali. Un disegno di legge per semplificare il processo di cambiamento di genere attraverso l’autodeterminazione – o il diritto di cambiare legalmente genere senza consultazione – e abbassare il limite di età è in fase di stallo in parlamento dal 2021.

Secondo The Netherlands Institute for Social Research, l’accettazione delle persone LGBTQIA+ rimane elevata in tutto il Paese, ma una recente indagine condotta dalla rivista De Groene Amsterdammer ha rilevato come l’odio online contro la comunità sia aumentato vertiginosamente negli ultimi tre anni, in particolare più che quadruplicato nei confronti delle persone trans.

C’è un vento freddo che soffia verso la comunità LGBTQ+. Stiamo assistendo a una stagnazione nell’accettazione ed è per questo che abbiamo bisogno che questi partiti ci difendano”, ha detto a Openly Philip Tijsma del COC.

Il VVD, guidato da Dilan Yeşilgöz dopo le dimissioni del primo ministro Mark Rutte a luglio, e il GL|PvdA hanno firmato un accordo di “voto arcobaleno”, il 18 novembre scorso, impegnandosi a realizzare una serie di riforme LGBTQIA+. Insieme ad altri sette partiti più piccoli, il gruppo ha promesso di voler vietare le terapie di conversione, concedere un congedo di lavoro al personale che cambia genere e introdurre una “X” sui passaporti per le persone non binarie, che non si definiscono né maschi né femmine.

Il GL|PvdA ha promesso anche ulteriori progressi in altri settori, come la semplificazione del processo di transizione e la criminalizzazione della discriminazione contro tutte le persone LGBTQIA+.

Anche il PVV di estrema destra che ha vinto le elezioni sostiene i diritti delle persone omosessuali, descrivendoli come un principio importante della società olandese. Tuttavia, il partito si oppone ad alcuni diritti delle persone trans. Il programma del PVV afferma che gli scolari vengono “indottrinati” con la “follia del gender”. Il partito si è impegnato in campagna elettorale a voler impedire ai governi locali di cooperare “con le politiche di genere, la follia climatica e l’atteggiamento verso la diversità”.

Gli attivisti LGBTQIA+ d’Olanda temono che una coalizione conservatrice di destra possa far arretrare di anni l’intero Paese sul fronte dei diritti LGBTQIA+, lasciando irrisolte questioni chiave come la riduzione dei lunghi tempi di attesa nell’assistenza sanitaria trans e la sicurezza online. Temono anche che i partiti più piccoli di destra, come il Movimento Civico-Contadino (BBB) e il Forum per la Democrazia (FvD), possano aumentare la loro posizione in parlamento.

La leader della BBB Caroline van der Plas si è espressa contro il Transgender Act l’anno scorso, citando la sicurezza negli spazi delle vere donne. Un portavoce della BBB ha detto a Openly che il partito “difende la comunità arcobaleno” e vuole lavorare duro per combattere la violenza e la discriminazione contro le persone LGBTQIA+.

Durante un recente dibattito televisivo, il leader del FvD Thierry Baudet ha negato di sapere cosa significasse non binario e ha chiesto ripetutamente a una persona identificata come tale se fosse maschio o femmina.

La posta in gioco è grande perché le posizioni anti-trans di partiti come PVV, BBB e FvD diventeranno mainstream e influenzeranno il modo in cui le persone trans vengono trattate nella loro vita quotidiana”, ha affermato Sophie Schers del Transgender Netwerk. “In politica, se diventa discutibile sostenere le persone trans, allora questo troverà la sua strada nella società. Ci riporterà indietro di decenni”.

Fonte: GayTimes

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