In Afghanistan il governo talebano ha ordinato di rimuovere le foto di donne da insegne di negozi, centri commerciali e attività di qualunque tipo. Il provvedimento, da quanto si apprende dalla portavoce della municipalità di Kabul, Nematullah Barakzai, è attinente alla sola capitale. Il portavoce dei talebani Barakzai, secondo quanto riportato ieri dal giornale afghano Tolo News, ha riferito quanto segue:
“Le foto contrarie ai regolamenti islamici devono essere rimosse dai cartelloni pubblicitari in accordo con quanto stabilito dal governo.“
Molti negozi di bellezza e saloni per acconciature hanno protestato. Al quotidiano Tolo News una truccatrice di nome Shayesta Saifi, che lavora in un salone di bellezza, ha parlato dell’evidente progetto politico di applicare ogni tipo di restrizione che penalizzi il lavoro delle donne, denunciando anche l’intento di fare in modo che pian piano chiudano le attività che consentono alle donne di lavorare.
Tutte le notizie sull’Afghanistan di Gay.it
Dalla riconquista dell’Afghanista lo scorso agosto 2021, i talebani hanno sempre dichiarato che avrebbero preso in considerazione l’ipotesi di aumentare la libertà delle donne rispetto al passato, sempre rispettando la legge islamica. Si ricorderà come, sulla base di quella promessa, persino l’ex premier italiano Giuseppe Conte si era sbilanciato in loro favore, chiedendo di dare credito e fiducia al governo talebano. Le premesse e le promesse talebane sono risultate, da quanto si è successivamente appreso da numerosi reportage, totalmente disattese. Già il 24 Agosto il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid aveva intimato alle donne di restare a casa e di non recarsi a lavoro finché non fosse stata garantita loro sicurezza.
Il 7 settembre si è insediato l’attuale governo, che non contempla alcuna donna tra i suoi rappresentanti e appena 10 giorni dopo l’insediamento, il 17 settembre 2021, il Ministero per gli Affari Femminili è stato cancellato e sostituito con il Ministero per la propagazione della virtù e la prevenzione del vizio.
In Afghanistan la condizione femminile è drammatica da quando sono tornati i Talebani al Governo. L’Unione Europea e i suoi stati membri hanno comunicato che non riconosceranno il governo talebano, se non sarà chiarita la questione delle donne. Stessa sorte per la comunità LGBTQ+, fatta oggetto di persecuzioni ed esecuzioni. Condizioni e atrocità di cui Gay.it ha più volte parlato negli scorsi mesi e settimane.
(foto di copertina tratta da Gender Concerns International)
Afghanistan e popolazione LGBTQ+
Tutte le notizie sull’Afghanistan di Gay.it
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.